domenica 30 maggio 2021

LA TUBAZIONE DA 51MM



Questo tipo di tubazione ha trovato un perfetto impiego in UK, negli incendi di edifici alti dove occorrono alte portate per via dei venti in quota e poche perdite di carico a causa della grandi altezze, senza però compromettere la manovrabilità per il team di attacco sia che esse siano cariche che scariche d'acqua (trasporto) .

Le tubazioni da 51 mm offrono 3 particolari aspetti:
  1. Portata/Perdite di carico
  2. Gestione quando cariche d'acqua (utilizzo)
  3. Poco peso quando scariche d'acqua (trasporto)

Portata /Perdite di carico

In edifici alti dove sono siti idranti a secco è difficile ottenere le stesse pressioni raggiunte al suolo, per destreggiarsi con adeguate tecniche di lancia. L'elevazione del luogo dell'incendio, aggiunte alle frizioni /attriti (perdite di carico) a causa della lunghezza delle tubazione non ci assicura adeguate pressioni alla lancia. 
Se compariamo gli attriti dei 45 mm rispetto ai 70 mm esse sono molto elevate, parliamo di 1.2 contro 0.2 a manichetta, se la tubazione fluisce a 500 L/min. I 51mm in condizioni di alti flussi con l'aggiunta delle lance smooth bore a 750 L/min offrono la metà delle perdite di carico dei 45 mm.


Gestione quando cariche d'acqua

Il peso di una tubazione da 70 mm è ben conosciuto dai pompieri, esso inoltre crea rallentamenti, affaticamento e consumo d'aria degli autorespiratori. Ma conosciamo altresì la manovrabilità del tubo da 45mm. Passare ad una tubazione da 51 mm, ha il suo impatto, infatti pesa circa 10 kg in più a tubo rispetto il 45mm. Ovviamente il personale deve addestrarsi per raggiungere un ottima gestione della tubazione.
  • 70mm = circa 80 Kg
  • 51mm = circa 50 Kg
  • 45mm = circa 40 Kg

Peso quando scariche d'acqua

Uno dei grandi ed importanti aspetti del 51mm è il peso, quando si approccia un incendio in edifici alti, trasportare su molto materiale degrada la forza della squadra di attacco ed ogni riduzione di peso è un vantaggio. Per una sicurezza tattica dobbiamo calcolare che servono, in media 3 lunghezze di tubazione, dato che non si conoscono i layout della struttura. Ben stivate  a prepack a Z saranno facilmte trasportate sulla bombole degli autorespiratori.

In conclusione in incendi di edifici alti avere i 51mm ci aiuta nell'avere una corretta portata alla lancia, la gestione della tubazione quando carica è simile a quella di un 45mm, e si trasportano meno tipologie di tubazioni dato che sono la media tra 70mm e 45mm.


lunedì 3 maggio 2021

PROCEDURA DI PASSAGGIO PORTA



Questa procedura è insegnata nel CFBT e ci assicura un'entrata nel compartimento, abbattendo il più possibile i rischi associati ad un evento rapido del fuoco.

Nella procedura tradizionale del passaggio porta insegnata nel CFBT vi sono sei parti;

  1. Avere una tubazione carica con adeguata portata per il carico d'incendio del compartimento
  2. Breve applicazione di gocce d'acqua che formano uno spry sulla parte alta della porta
  3. Breve applicazione di gocce d'acqua sopra le teste del team di attacco per prevenire l'ignizione dei gas che fuoriescono dal compartimento.
  4. Mantenere il controllo della porta
  5. Dirigere duo/tre brevi colpi di acqua con un cono stretto all'interno del compartimento verso il soffitto con l'apertura della porta abbastanza aperta per permettere l'operazione e controllare il piano neutro la sequenza dovrebbe durare meno di 5 secondi
  6. o considerare un'entrata immediata basata sulle condizioni.
Ripetere la sequenza con brevi colpi con pause di 10/20 secondi osservare le condizioni e e se l'applicazione dell'acqua ha cambiato qualcosa. Entrata e continuare la procedura 3D.

Ma dobbiamo SEMPRE fare così?
  • Serve a qualche scopo colpire in alto la porta al punto 2?
  • Effettivamente serve sempre effettuare i colpi sopra le teste del team di attacco al punto 3?
  • Come Forzare una porta, forse potrebbe essere un tempo speso meglio?
 Addestrare i pompieri in questa tecnica e dirgli di fare sempre così non è come automatizzare una procedura che porta via tempo?
Secondo alcune referenze li rende anche bagnati ed alcune cose possono non essere necessarie. Entrare bagnati in un compartimento sappiamo già a cosa comporta, lo abbiamo ampiamente spiegato nei post iniziali di questo blog.

Le porte fireproof che dividono i corridoi raramente permettono l'accumulo di pericolosi gas fuori dalla stessa a meno che non sia stata lasciata aperta.
Se ci sono dei gas sopra la testa del team di attacco li devono innertizzare prima di aprire la porta per evitare un FGI, ventilarli sarebbe meglio, in questo caso colpire sopra col getto, prima di aprire ha un senso.
Le porte interne invece, potrebbero permettere un accumulo di gas, e saremmo già all'interno del compartimento a raffreddare il gas che abbiamo sopra la testa con l'attacco 3D, ovviamente l'entrata è stata già fatta, ma bisogna ripetere l'operazione, di passaggio porta dove necessario.
Per quanto riguarda il punto due, di colpire col getto le porte nella parte alta, le porte moderne che resistono al fuoco non conducono sufficiente calore per far vaporizzare l'acqua, ed avere un riscontro del calore all'interno, forse sulle navi nei portelloni in ferro, potremmo avere questo tipo di riscontro, ma la vernice rovinata o annerita è di gran lunga preferita per darci delle indicazioni, sulla temperatura ed il livello del piano neutro.
Non voglio dire che alcune cose non sono necessarie quindi non si devono fare, più tosto, dobbiamo allenarci su quando applicare le tecniche e non essere dei robot, facendo così non avremmo la lettura di riscontro se qualcosa di queste operazioni fatte, ci darà il segnale di pericolo!

Quindi CAPIRE, FARE, LEGGERE è la tecnica giusta per l'approccio ad ogni porta!

CAPIRE
Capire lo scenario che ho di fronte e le possibili evoluzione al quale questo scenario può condurmi, come ad esempio, una porta che a prima vista può sembrare molto fragile e la possibilità che ceda sotto le condizioni di calore, applicare la contromisura che ovviamente è un "FARE" di bagnarla e raffreddarla per aumentarne la sua durata, sappiamo tutti quanto il controllo di una porta sia importante nello sviluppo del fuoco.

FARE
Applicare la giusta operazione riguardo lo scenario. Come ad esempio se fronte a me ho una porta semi aperta e ho già dei gas in uscita accumulati sopra di me, accosterò la porta, azione che limiterà l'aria nel compartimento e raffredderò i gas sopra la testa inertizzandoli.

LEGGERE
Leggere il ritorno dell'azione che si stanno compiendo, se stiamo raffreddando l'interno del compartimento con brevi impulsi prima di entrare e sparando acqua nei gas non notiamo acqua a terra dopo aver ripetuto l'azione più di una volta, vuol dire che la temperatura all'interno è molto alta, raffreddare da fuori e non automatizzare l'entrata ci assicurerà la sopravvivenza!

Nell'approccio alla porta tra tutte le azioni che si possano compiere, sono TRE, le più importanti ed imprescindibili:
  1. Leggere i segnali fuori dalla porta
  2. Raffreddare i fumi all'interno
  3. Limitare l'entrata dell'aria all'interno del compartimento

Leggere i segnali fuori dalla porta
Consiste nell'ispezione visiva esterna della porta controllo di eventuali segnali di backdraft e increspature della vernice, individuazione del piano neutro.

Raffreddare i fumi
Raffreddare i fumi azione che ci crea un ambiente da dove cominciare il nostro attacco al fuoco e prendere confidenza con il layout della struttura a primo colpo d'occhio su dove andare quindi qui è dove si sosterà per più tempo rispetto all'avanzamento verso il fuoco. Effettuare colpi lunghi rispetto a quelli corti ci darà uno spazio più grande dove sostare, mentre prendiamo confidenza, rispetto a impulsi corti che andranno meno in profondita' nella struttura.

Limitare l'entrata dell'aria all'interno del compartimento
Avere il controllo della porta e limitare l'entra dell'aria nella zona di sotto pressione, ci darà tempo, dato che i moderni materiali bruciano molto in fretta e questo tempo si è già notevolmente ridotto negli anni.
Controllando la porta riduciamo la combustione e la potenza del fuoco quindi la nostra permanenza all'interno può essere aumentata, ancora dopo che l'entrata è stata fatta, in possibili ed eventuali collassi di vetrate eviteremo ogni fatale flusso di ventilazione punto punto verso di noi ma darà aria all'incendio e creare dei flashover indotti.

Perchè  fatale ?


In una recente conversazione con Karel Lambert, (importante figura Europea nel CFBT e autore del sito web : http://www.cfbt-be.com/nl/) mi ha confidato che anche da loro si sta cambiando il modo di approcciare la porta, non è un vero e proprio cambio di metodi più tosto un cambio nell'approccio generale per sveltire e non automatizzare ogni porta.

I componenti principali sono:

  1. Guardare la porta e come si apre
  2. Considerare di dare acqua e applicarla se necessario
  3. Comunicare
Anche secondo Paul Grimwood vi è da considerare un cambio nel rendere più snella la Door Entry Procedure.

Sarà comunque sempre importante che vi sia l'addestramento col proprio team per rendere fluida la procedura e addestrarsi con i diversi tipi di porte che si possono incontrare. Il team di attacco si predisporrà in maniera tale d'approcciare la porta se essa si apra all'interno o all'esterno o sia scorrevole ad esempio, onde trarre il maggior vantaggio tattico da questa azione, Il lancista sarà situato sempre sulla linea verso il fuoco, il supporto o controllo porta, sarà sito alla maniglia e protetto dietro il muro/porta.

Altre info dettagliate sul passaggio porta sul sito del collega Luca Parisi:

https://cfbt-it.org/2018/01/01/procedura-di-passaggio-porta-la-stiamo-facendo-bene/

Qui sotto il video del passaggio porta modello scuola CFBT:


Scusate l'errore ma il lancista deve stare sul lato opposto in questo tipo di apertura, le prove prima del video le avevamo fatte dall'altra parte per simulare l'apertura prima da un lato e poi nell'atro, ma quando l'abbiamo approcciato successivamente, per creare questo video ci siamo rimessi nella medesima posizione. (Errore da giovani con tanta voglia di fare).


giovedì 15 aprile 2021

PRESSIONE NEGATIVA ED ATTACCO


Quando dispieghiamo la PPA il fattore staff è molto importante infatti occorrono 6 pompieri per assolvere tutti i compiti chiave.

Ma con l'introduzione del sistema statunitense chiamato Hydro Vent, che offre un mezzo di ventilazione in pressione negativa, potremmo avere lo stesso risultato con meno impiego di personale. 


Questo sistema estrae il fumo con lo stesso principio della ventilazione pressione negativa con la lancia. Lo strumento crea un flusso in direzione dell'uscita (finestra) dove è applicato lo strumento e quindi riconvergendo il percorso di flusso, che magari prima era indirizzato verso l'entra e lo dirige verso lo strumento in VPN.

Se  noi applichiamo lo strumento ed apriamo la porta d'entrata l'aria fresca che proviene dalla porta rimpiazzerà il fumo che uscirà dalla ventilazione in pressione negativa, come fa la ventilazione in pressione positiva.

Il fattore chiave dell'Idroventilazione e lo spiegamento del personale. Se le condizioni lo permettono una singola squadra può usare lo strumento ed attaccare il fuoco. Lo strumento ha anche una uscita d'acqua che se il fuoco si trova nella stanza ventilata crea un attacco di transizione e risucchia fumo e vapore contemporaneamente. 

Questo ottimo strumento risponde però alle stesse considerazioni di sicurezza della PPA, se l'incendio è in una parte bassa dell'abitazione ad esempio una cantina e noi effettuiamo l'idroventilazione al piano stradale dell'abitazione, il fuoco sarà risucchiato al piano superiore.

Alcune specifiche dello strumento per Idroventilazione

peso - 9.5kg

lunghezza - 2.44m

diametro - 50mm

pressione d'esercizio - 4.12bar

Acqua in uscita - 12L secondo 360 L7min solo ventilazione, con getto interno 720L/min

altre info su WWW.HYDROVENT.US


Se non visualizzi il video prova con versione web.




mercoledì 31 marzo 2021

SPIEGAMETO DI UNA TUBAZIONE IDEALE


Lo spiegamento di una tubazione ideale potrebbe essere scelta a priori, a seconda della tipologia dell’incendio ed il carico di combustibile che potrebbe contenere il compartimento, tutto per facilitare eventuali calcoli matematici sulla prima risposta all’intervento. La scelta della tubazione ideale per l’attacco va fatta a seconda dei L/min che a stima, potrebbero essere richiesti dall’incendio e la manovrabilità che occorre al team di attacco per muoversi per apportare l’attacco, ovviamente i litri minuto sono il 1° requisito da considerare. Il team di attacco sarà in grado attraverso metodologie di gestione della manichetta di muoversi nell’incendio anche con manichette da 70mm se richiesto, perché il personale non effettuerà attacchi offensivi interni con l/min inferiori al potere possibile dell’incendio. 

La Tubazione ideale : 

  • Abitazioni residenziali 45 mm 
  • Strutture commerciali 70 mm 
  • Incendi di grattacielo 70 mm 

La tubazione va da incendi di piccoli compartimenti a grandi compartimenti, con basso o alto carico d’incendio. Se viene applicato il giusto gradiente si limitano i danni dovuti all’acqua alla parte non interessata dal fuoco. Un gradiente di L/minuto con l’obbiettivo tattico sul carico d’incendio possibile, potrebbe essere il seguente: 

  • >50 L/min l’uso delle lance a spillo su incendi compartimenti per innertizzare un possibile backdraft. 
  • >200 L/min per incendi 3/5 MW una stanza di un appartamento. 
  • 500 L/min per incendi 6-20 MW più stanze di un appartamento. 
  • 750 L/min per incendi 10-30 MW Open space uffici ed industrie. 
  • 1000 L/min per incendi 10-40 MW Attacco difensivo o rapido abbattimento. 
  • 2000 L/min per incendi 15/50 MW Attacco difensivo o rapido abbattimento. 
Questo visto sopra è quello che ci occorrerebbe in stima per un incendio tra i 100 ed 600 m^2 e la tabella seguente è quello che abbiamo PER REALIZZARE QUANTO SOPRA: 

  • 100 - 140 L/min sul naspo da 19mm 
  • 200 - 250 L/min sul naspo da 22mm 
  • 350 – 500 L/min Lance automatiche da 45mm 
  • 500 – 700 L/min Lance automatiche da 70mm 
  • 1000 – 2000 L/min sui Monitor portatili.

Per raggiungere i L/min richiesti ed avere più di una linea, se si dispone di personale, si possono creare linee più piccole e maneggevoli sempre rispettando i litri minuto totali della superficie combustibile possibile e non soltanto di quella in combustione. Magari utilizzare anche più naspi che sono più maneggevoli e rapidi con più squadre in loco, ma è molto raro che più squadre si trovino sull'intervento insieme.

Su di un incendio potrei stimare quante lance devo schierare con getti a 600 L/min attraverso questa formula: 

j = 0.33 X V(radice) A 

Dove j è il numero di getti ed 0.33 una costante ed A la superficie da coprire.

Estratto dal mio manuale:

Manuale di tecniche avanzate su metodologie di Rilascio di acqua e schiuma, Spiegamento e Gestione della Tubazione, Ventilazione in Pressione Positiva ed attacco e Conoscenza dei Progressi Rapidi del fuoco.

https://www.amazon.it/metodologie-Spiegamento-Tubazione-Ventilazione-Conoscenza/dp/B08S2S3P9T/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&dchild=1&keywords=manuale+di+tecniche+ventilazione+schiuma&qid=1615831306&sr=8-1

Tornando allo spiegamento di una tubazione dobbiamo sapere che vi sono tre regole principali da seguire:

  1.  Il trasporto agevole
  2. Propriamente stesa
  3. Di L/min corretti per assorbire il rilascio di energia dell'incendio.

Trasporto

Già citato in un post precedente il trasporto e lo spiegamento devono essere agevoli, se no il vigile del fuoco tenderebbe ad usare il naspo che è più pratico, ma come sempre ho detto non ci da una sicurezza completa contro i nuovi materiali. Un modo agevole di trasporto sul luogo dell'incendio delle tubazioni, è lo stivaggio a Z che può essere trasportato sulle spalle o sulla bombola. Oppure l'utilizzo di maniglie per lo stivaggio a chiocciola.




Propriamente stesa

Fattore importantissimo che ci permette di abbattere le perdite di carico dovute agli attriti date da curve troppo strette e non armoniose della tubazione. In questo caso la tubazione ad O oppure una stesa fronte entrata ci permette di armonizzare lo spiegamento della tubazione. 



Di litri al minuto corretti

Qui diviene una lotta tra manovrabilità e potere di estinzione. Se scelgo ad esempio una tubazione da 45 mm per l'attacco, più tosto che una da 70 mm, potrei dover capire una volta arrivato all'incendio che devo arretrare con la mia bella tubazione manovrabile, per non parlare se dovessi scegliere il naspo!
Dobbiamo metterci in testa che la tubazione da 70 mm attraverso le tecniche di movimentazione con incarichi ben stabiliti della squadra di attacco almeno di 3 persone, può essere trasportata in maniera meno stressante e mantenuta per la durata dell'attacco. 
Il capo partenza per decidere l'arma di attacco, ad esempio la tubazione da 70mm e quindi la massima potenza erogabile da una singola autopompa per attacco interno (ricordo che la reazione della lancia di una DMR 800 70mm è di 400 N circa) o una tubazione da 45mm con una buona manovrabilità lo dovrebbe fare sulle basi di  queste semplice regole che seguono sotto e non sull'unica regola di ....grande incendio grande tubazione.

  1. Dispiegare la tubazione in funzione proattiva, fattore tempo tra l'arrivo ed acqua sul fuoco.
  2. Attacco difensivo
  3. Non si conosce l'estensione della superficie dell'incendio.
  4. Grande area non compartimentata
  5. Operazioni su idrante in edifici alti.
Un dispiego proattivo ci permette di arrivare al fuoco con una certa potenza, per esempio in incendi in edifici alti tra l'arrivo e l'acqua sul fuoco passerà del tempo e l'incendio acquisterà potenza che potrà sopraffare una tubazione più piccola. Nelle stesse condizioni le perdite di carico dovute all'altezza vengono alleggerite dal diametro della tubazione come si specifica al punto 5.  Ricordo che le perdite di carico di un 70mm sono 6 volte inferiori di una tubazione da 45mm.  




SCHIUME O AGENTI BAGNANTI PER I CLASSE A ?


Introdotti fin dal 1990 le schiume per gli incendi di Classe A, sono di grande aiuto nello spegnimento dei solidi combustibili, con il minimo utilizzo di acqua.

Gli agenti bagnanti invece (detti Wetting Agent in inglese), sono aggiunti all'acqua in determinate proporzioni, così da ridurne la tensione superficiale, aumentandone le abilità di penetrazione, propagazione e raffreddamento. 

Inoltre, hanno proprietà emulsionanti ed in alcuni casi sono veri e propri schiumogeni, ma la loro schiuma ha caratteristiche differenti dalle schiume per i fuochi di Classe B.

Tornando alle schiume, il termine "Schiume per Classe A" è stato coniato negli USA ed è una schiuma concentrata che è da intendersi solo per incendi di Classe A, esse sono state usate negli Stati Uniti per 20 anni nella lotta agli incendi di boscaglia dove l'approvvigionamento idrico ininterrotto era difficile da realizzare e solo in seguito nella lotta all'incendio di struttura. Generalmente la loro concentrazione d'uso è tra lo 0.5 e 1% , i più vecchi sono fino al 3%. Le schiume per Classe A e gli Agenti Bagnanti che non fanno schiuma, hanno un potere emulsionante e questa proprietà è esclusivamente mirata per gli incendi di Classe B a base di petrolio, anche se sono specifiche per Classe A. 

Il potere emulsionante 

Consiste nella creazione di una molecola oliofila che si lega all'idrocarburo, incapsulandolo in una molecole d'acqua. Questo riduce significativamente la possibilità di evaporazione, inibendo la possibilità di combustione e la possibilità di riaccensione. Ovviamente, il potere emulsionante va bene per piccoli sversamenti di Classe B con bassissima  profondità, infatti, in grandi recipienti il getto del Wetting Agent andrebbe a fondo nel liquido infiammabile/infiammato, creando la pericolosissima possibilità di fuoriuscita (Slop over - in inglese) con la superficie del combustibile classe B, che continuerebbe a bruciare.

Alcune additivi per incendi di Classe A non formano schiuma e sono detti perciò agenti bagnanti (Wetting Agent)  e si usano con le normali lance antincendio, senza attrezzatura per addizionare aria, il loro impiego è pari all'acqua e vanno usati in tutti quei casi dove l'espansione della schiuma non serve. 

L'impiego della sola acqua miscelata all'agente bagnante:

  1. Si muove velocemente sul combustibile.
  2. Drena a fondo nel combustibile.
  3. Lo scenario rimane pulito ed eventuali indagini che si intraprendono subito *
  4. La lancia DMR senza tromboncino continua le sue proprietà per ogni tipo di attacco (3D, spinta idraulica dovuta alle gocce d'acqua etc.)
  5. Non vengono nascosti dalla schiuma eventuali pericoli.
  6. Le tubazioni sono facilmente individuabili
  7. Le tubazioni non sono imbrattate da schiuma e possono essere movimentate più facilmente.
  8. Riduce la quantità d'acqua usata
  9. Riduce i tempi d'estinzione
* Il potere emulsionante può incapsulare eventuali accelleranti di tipo idrocarburo e alcoli.

D'altro impiego invece le schiume per Classe A che possono essere addizionate con aria e vengono utilizzate nei sistemi CAFS (compressed air foam sistems) o NAA (Nozzle Air Aspiration). La schiuma finita delle schiume per Classe A ha molte proprietà ed è utile in quei casi dove:

  1. Si deve sigillare il combustibile agendo per soffocamento.
  2. Sigilla i vapori, Fumi per Casi di inquinamento dell'aria.
  3. Proteggere le esposizioni come Fire Brake, anche verticale con i sistemi CAF o dentro dei vuoti per non fare propagare l'incendio, con l'uso di lance a perforazione.
  4. Mantiene umido il combustibile attraverso le bolle che degradano lentamente attraverso il calore, l'acqua e tensioattivo viene immesso tridimensionalmente sull'oggetto, prevenendo la ri-ignizione (in incendi forestali è utilissimo)
  5. Nei Classe B sigilla, raffredda e soffoca. (Molto importante sapere la classe raggiunta secondo la 1568/2018)
                                         MX classe A usata come barriera tra vegetazione secca e bruciata

Molti di questi punti, sono stati il motivo principale d'impiego in incendi forestali, delle schiume per Classe A durante gli anni 90 in USA. Esse proteggevano e mantenevano umido quello che doveva essere ancora interessato dal fuoco a differenza dell'acqua che poteva drenare nel terreno invece di essere trattenuta dalle bolle, oppure soffocava ciò che stava bruciando impedendo anche in caso di vento un ulteriore spargimento di faville.
Come regola generale l'espansione della schiuma e cioè l'addizione di aria alla soluzione schiumogena, segue le stesse regole della schiuma di Classe B.
La Media Espansione Sigilla e La Bassa Espansione Raffredda. Una espansione da 1:4 ha un buon raffreddamento.

Gli schiumogeni per Classe A danno la parvenza di una possibilità su tutto, alcuni sono anche AR - Alcool Resistent, ma non è così.

Infatti la schiuma degli schiumogeni Classe A, per i motivi elencati sopra negli Agenti Bagnanti, non è sempre un bene, la schiuma per Classe A usata nei Classe B non ha la stessa qualità delle schiume apposite per Classe B, infatti degrada più velocemente ed il manto deve essere rinnovato più frequentemente. Parliamo anche di tempi di estinzione più lunghi, generalmente potrebbero avere una Classificazione di IIIC che per lo standard UNI 1568 significa attacco indiretto, spegnimento in 5' e riaccensione in 10'.

Conoscere il prodotto in uso e le sue potenzialità è molto importante ai fini dell'impiego. Le schiume Classe A e B generalmente hanno dei parametri che vanno bene per determinarti tipi d'impiego più specifici.


Test di performance

Le normative che regolano gli agenti bagnati si possono trovare sulla NFPA 18 sebbene gli agenti bagnanti devono passare anche dei test per i fuochi di Classe B che sono regolati dalla NFPA11, i test sulla NFPA 18 sono differenti.

Nella NFPA 18 è 8.1 L/min X m2
Nella NFPA 11 è 2.4 L/min X m2

Non vi è la prova di riaccensione e sigillatura nella NFPA 18 e non vi è rate di applicazione sui solidi si deve considerare la portata critica di flusso per l'acqua che è di 6 L/min X m2. L'aggiunta di un agente estinguente tensioattivo non riduce la portata critica di flusso dell'acqua. Fattore di sicurezza, con nessun dispositivo, CAFS compreso.


giovedì 18 marzo 2021

Seminario sul CFBT presso ISA - Roma - 3 Ottobre 2018

 


Nel 2018 Luca Parisi e Riccardo Garofalo sono stati chiamati ad esporre i concetti che ruotano intorno al CFBT, presso l'Istituto Superiore Antincendi - Roma

Segue Sito Ministeriale VVF link qui sotto:

http://www.vigilfuoco.it/aspx/notizia.aspx?codnews=52520


Lezione 1 L'incendio Moderno  - Luca Parisi

Prima parte

Lezione 2 Gli Attacchi al Fuoco - Riccardo Garofalo

seconda parte

Lezione 3 Simulazione d'Intervento Luca Parisi

terza parte

Lezione 4 Prove Stendimento Manichette Z ed O e Attacchi con lancia DMR - Parisi ; Garofalo

Quarta parte

Lezione 5 Salute e Decontaminazione Post Incendio - Luca Parisi

Quinta parte


Colgo l'occasione per salutare L'ingegnere Tossut Fabio che ha permesso tutto ciò e l'illustre collega Luca Parisi, con stima...

                                                                                    Riccardo Garofalo

domenica 7 marzo 2021

ALTA PRESSIONE VS BASSA PRESSIONE


Certamente non è cosa nuova, l'uso della tubazione in gomma dell'alta pressione da 19 mm e 22 mm con approssimativamente tra i 100 e 300 L/min, per effettuare attacchi rapidi al fuoco, in abitazioni e non, prima che acquisiscano potenza. Questo modo di lavorare è stato usato in tutta Europa per decenni ed ha avuto grandi risultati.

La velocità dell'acqua nell'alta pressione riduce la dimensione delle gocce e ne aumenta la capacità di  raffreddamento, specialmente nei spessi gas di combustione di almeno 3 volte, se si compara con la stessa portata nella bassa pressione.

Ma nei casi di rapida crescita e sviluppo del fuoco quando il carico d'incendio è pesante, la bassa portata realizzata dall'alta pressione, può esporre il pompiere a pericolosi flussi termici per un lungo periodo, tuttavia l'applicazione dell'alta pressione dall'esterno al compartimento coinvolto, tramite la lancia COBRA o FOGNAIL hanno avuto grandi risultati. Queste attrezzature si riconducono ai metodi di estinzione indiretti di LLoyd Laiman del 1940/50.


lancia ad alta pressione COBRA

Vantaggi dell'alta pressione:

  • Uno spiegamento rapido
  • La riserva d'acqua dura di più
  • Serve meno personale per dispiego
  • Una capacità di 3 volte superiore nel GAS COOLING rispetto la bassa pressione
  • Se con inserti intercambiabili (spillone con massa battente) si possono raggiungere gli spazzi vuoti nelle strutture.
  • Rapido impiego per ricerca e soccorso con una minima protezione d'acqua. (Controllare sempre lo stato di sviluppo del fuoco)
Svantaggi dell'alta pressione:
  • Il personale si abitua troppo al facile impiego dell'alta pressione
  • L'alta pressione ha dei limiti di capacità d'estinzione rispetto la bassa pressione.
  • La limitata capacità espone il pompiere per tempi lunghi in condizioni termiche pericolose
  • I carichi d'incendio pesanti possono facilmente sopraffare la portata di 300 L/min (22 mm a 35 bar)
  • Tempi lunghi d'estinzione che compromettono le proprietà (fattore economico)
  • Tempi lunghi d'estinzione che compromettono la stabilità della struttura (fattore di sicurezza)
Se vi fosse più di una squadra in arrivo, con la possibilità di uno spiegamento rapido di più linee ad alta pressione, potrebbe essere una grande strategia. Ma purtroppo raramente si impiegano molte squadre in un incendio di negozio o appartamento, specialmente nelle sedi fuori dalle grandi città. E nel caso di grandi incendi quando arrivano più squadre gli incendi sono già ormai fuori dalla possibilità di controllo da parte dell'alta pressione. Infatti nel gradiente di estinzione Paul Grimwood ci spiega, che anche con riserva d'acqua limitata è meglio dispiegare alte portare e sopraffare l'incendio immediatamente, assorbendo l'energia dell'incendio, invece di continuare a sprecare acqua in modo inefficace.
Il getto pieno che ci da distanza dalla sorgente d'irraggiamento, nell'alta pressione, rimane solido per pochi metri e si disgrega subito, generando poi un getto frazionato che assorbe calore superficialmente ma non penetra a fondo nel combustibile.
Per penetrare il combustibile con l'alta pressione occorre avvicinarsi alla sorgente, rispetto all'uso di una tubazione da 45 mm, ed inoltre bisogna muoverla molto più freneticamente sul combustibile, per essere efficienti, in modo da togliere energia su di una grande superficie, questo ci espone per un lungo periodo al flusso termico per non parlare del vapore creato che ha un notevole impatto sul team di attacco.


Nella foto qui sopra vediamo che viene assorbito più calore con l'alta pressione che con la bassa, infatti le gocce create dall'alta pressione vaporizzano prima ed assorbono meglio il calore superficiale, creando l'effetto di attacco indiretto di Layman. Ma se si fermasse il getto nelle due prove la stanza di sinistra brucerà nuovamente prima della destra,  perché è stato assorbito il calore superficiale ed il combustibile deve essere penetrato con l'avvicinamento del team d'attacco.