mercoledì 30 marzo 2022

INCENDI DI INTERFACCIA URBANA


Gli incendi di vegetazione possono divenire catastrofi per intere comunità, ne abbiamo sentito parlare per decenni alle nostre TV, la loro gestione è molto complessa ed in questo post verranno soltanto date delle informazioni riguardo questo arduo compito.

Cominciamo col dire che il termine interfaccia urbana è stato coniato da poco, per distinguere quello che è un incendio di pura e "semplice" vegetazione, da vegetazione ornamentale/incuria e strutture urbane. Un incendio che si muove in una area sviluppata presenta speciali valutazioni tattiche e strategiche e ribadiamo ovviamente che la nostra priorità sarà la salvaguardia della vita umana e poi la protezione delle proprietà.

Quest'ultima sotto speciali condizioni, dove la vita dei pompieri non deve essere messa in pericolo. Già affrontato in un post  precedente (attacchi agli incendi di vegetazione) la salvaguardia delle abitazioni e la loro, diciamo, possibilità di essere protette è dettata dalle condizioni circostanti ovviamente non tutte le strutture possono essere salvate. 

Negli incendi di interfaccia possono esserci numerose strutture minacciate, ed il numero delle strutture potrebbe eccedere al numero delle autopompe presenti sul posto. In questo caso bisogna rimanere mobili ed effettuare un triage delle strutture.

Importante essere consapevoli che il fuoco è fuori dal nostro controllo e noi siamo in modalità difensiva e reagiamo soltanto alla propagazione verso le strutture. L'acqua è limitata e non va assolutamente sprecata. Ci dobbiamo muovere di casa in casa a seconda delle esigenze, essere mobili è la chiave del successo.

Le azioni da compiere e la strategia da impiegare deve essere in funzione delle giuste domande da porci come :

  • Quale sarà il comportamento del fuoco (comportamento del fuoco)?
  • Cosa minaccia la struttura Radiazione termica, faville (da non sottovalutare) o contatto con le fiamme?
  • Quando arriveranno i rinforzi?
  • La struttura è salvabile (Triage)
Triage della struttura

Ci sono tre categorie di strutture: non minacciate, quelle troppo pericolose da proteggere (ES. con una unica strada di sfuggita che potrebbe essere compromessa) e quelle minacciate dal fronte di fuoco ed hanno il potenziale per essere salvate. Non pensate di mettervi ad una abitazione e lasciare il resto al fuoco, agite con la probabilità di riuscita. I seguenti punti sono da considerare nel Triage:

  1. L'incendio si fa sostenuto e si muove nella vegetazione viva, l'abitazione intorno è poco o nulla pulita dalla vegetazione. L'abitazione è fatta con materiale combustibile.
  2. Il comportamento del fuoco è estremo con incendi secondari, superando la vostra abilità si controllo.
  3. La nostra acqua non è sufficiente per mantenere il controllo, in tutta la durata della minaccia.
  4. L'intensità del fuoco è altissima siete costretti a lasciare l'area oppure la via di fuga può essere compromessa.
  5. Il tetto è già convolto per almeno 1/4.
  6. C'è il fuoco nella struttura le finestre sono rotte e ci sono condizioni di forte vento.


Assolutamente da non sottovalutare le faville vi sono studi del NIST - national institute standard and tecnology sul comportamento delle faville durante un incendio di vegetazione ed interfaccia.


Dove posizionare l'autopompa?

Le intere operazioni ruotano intorno l'autopompa, la sua posizione deve essere di facile utilizzo per le operazioni ma anche pronta ad andare via. Ci sono molti punti che ruotano intorno l'accesso alla struttura e la posizione dell'autopompa.

  1. Prendi dei riferimenti sulla zona, lungo la strada, calcola che dovrai lasciare l'area di fretta e sotto condizioni di fumo. Prendi spunti per una eventuale zona di sicurezza es. campo sportivo etc.
  2. Lascia l'autopompa accesa ed in posizione di pronta partenza.  Se il vialetto è stretto considera di lasciare l'autopompa sulla strada.
  3. Non mettere l'autopompa che blocca gli altri veicoli e soprattutto non vicino alla vegetazione alta, in cima ai declivi da dove arriva il fuoco, pali dell'alta tensione, dove potrebbe prendere alte temperature o vicino bombole di GPL.
  4. Parcheggia dove potrai facilmente stendere le tubazioni.
  5. Chiudi finestrini e porte dell'autopompa.
  6. Non lasciare giacche o altri oggetti infiammabili sul tetto o cofano dell'autopompa.
  7. Delinea tutti i rischi o punti sensibili dell'abitazione, fossati dell'acqua pluviale, fosse settiche, cavi, bombole GPL, animali da guardia o allevamento.
  8. Se vi è un tubo da giardino lascialo aperto nella cisterna dell'autopompa.
Una volta che l'autopompa è stata posizionata nel giusto posto, dispiegare le linee che si possano controllare con il personale disponibile. Coprire l'intero perimetro con la tubazione, evitare l'utilizzo del naspo, non è di rapido abbandono come le manichette e se si possiedono,  utilizzare i 25 mm invece se si hanno solo 45 mm mettere le lance DMR sulla portata più bassa possibile. Posizionare una scala (la propria) per l'eventuale protezione del tetto (le grondaie potrebbero essere pieni di foglie e aghi di pino).  Coprire l'abitazione con la schiuma Classe A, può aumentarne  notevolmente la probabilità di salvataggio, ottima se DRY con CAFS. In alternativa bassa espansione va benissimo e "imbrattando" anche la vegetazione attorno. Rimuovere più combustibile possibile attorno l'abitazione come vegetazione ornamentale siepi o alberi (ovviamente di dimensioni medio, piccole purché non diventino un grande sforzo) e mobilio da giardino di natura combustibile, chiudere le finestre e porte dell'abitazione.


Vorrei rimarcare l'importanza della ZONA DI SICUREZZA, essa può essere di qualsiasi tipo o inattaccabile dal fuoco o lontano da esso, se non hai la possibilità di raggiungerla in pochissimo tempo, la casa che stai proteggendo o hai intenzione di proteggere, non è un posto dove stare!

Segue video esplicativo:



sabato 5 marzo 2022

L.A.C.E.S.

Laces che in italiano vuole dire Lacci è un acronimo USA utilizzato nella lotta all'incendio boschivo coniato da Paul Glison nel 1991. L'acronimo prende una parola semplice come i lacci degli stivali antincendio per ricordare alcune priorità che ruotano attorno alla sicurezza della squadra. L'acronimo L.A.C.E.S. ci ricorda le priorità per garantire la sicurezza. Vi ricordo che l'attacco indiretto ossia la rimozione del combustibile è preferibile quando l'altezza delle fiamme è la lunghezza delle stesse è notevole e non permette un attacco diretto neanche dal nero che rimane estremamente caldo e l'irraggiamento delle fiamme non permette l'avvicinamento. Rivediamo l'acronimo LACES:

L = Lookout = Vedetta

A = Awareness = Consapevolezza

C = Communications = Comunicazioni

E = Escape Routes = Vie di fuga

S = Safety Zone = Zona di Sicurezza

Vedetta: La vedetta sono gli occhi della squadra. Dalla sua posizione è in grado di vedere i colleghi che lavorano sulla linea ed il fuoco. Dovrebbe essere in grado di riconoscere particolari situazioni rischiose ed riportarle alla linea.


Consapevolezza:  Questa riguarda tutta la squadra. Riguardo la vedetta essa deve essere a conoscenza della locazione del fuoco e dei suoi comportamenti, inoltre guardare il meteo e farlo ad intervalli regolari. Tutta la squadra deve conoscere il piano di attacco ed il fuoco cosa sta facendo. Chi è al comando deve comprendere cosa la vedetta gli sta dicendo. La consapevolezza riguarda l'intera squadra. In qualche sito potreste trovare Anchor point. Invece di Awareness. Questo è il punto da dove intraprendere l'estinzione del fuoco che sia diretto o indiretto, dovrà essere in locazione sicura da dove il fuoco non potrà scappare e circondare la squadra. Può essere una strada, un fiume o delle rocce ad esempio.

Comunicazione: Chi è al comando e la vedetta o vedette devono avere una veloce ed affidabile possibilità di comunicare o attraverso la radio o attraverso vedette. Nel caso stiate usando una radio abbiate un backup pronto se la radio non funziona per qualsiasi ragione.

Vie di fuga: Notare il plurale. Abbiate sempre almeno due vie di fuga Se una viene compromessa sapete cosa dovete fare. Ognuno deve conoscere il piano. La via di fuga potrebbe essere utilizzata anche per eventuali sganci errarti da parte di mezzi aerei o per il rotolamento di materiale da zone più alte.

Zona di Sicurezza: La zona di sicurezza è un rifugio, dove la squadra può stare al sicuro. La zona sarà dettata dalla topografia, combustibile, condizioni meteo e il peggioramento del comportamento del fuoco.


LICES provvede ad una rete di sicurezza se qualcosa va storto. Questo acronimo va guardato come uno strumento aggiuntivo alle attrezzature della squadra come l'elmetto, guanti, pala, acqua etc. Gli elementi dell'acronimo sono interconnessi tra di loro come una catena. L'acronimo riguarda il fuoco ed il pericolo che ne comporta ma parlando di pericoli durante gli incendi boschivi dobbiamo estendere il nostro raggio ad altre minacce per la squadra:

Ceppi d'albero morti che potrebbero cadere. Essi fanno poco rumore mentre cadono qualcuno potrebbe essere colpito. Attenzione quando vi si lavora vicino.

Pietre che rotolano giù dal pendio. Quando si combatte un fuoco in pendenza, trochi e rocce possono essere un problema. Cercate di rimuoverle se non è possibile non lavorate nella loro zona di caduta. Questo è accentuato se si hanno mezzi che lavorano al di sopra. Mantenere la via di fuga.

Rilascio di ritardante. E' bene che le squadre non lavorino nella zona di sgancio del ritardante. Se avviene questo stare molto attenti perchè il ritardante è molto scivoloso. Se pensate invece di essere colpiti, uscite dal target se siete in tempo, no stare sotto gli alberi, grandi rami potrebbero staccarsi, non stare in piedi sotto lo sgancio questo accresce la possibilità di lesioni  ed mettersi dietro cose solide come rocce o l'autopompa.

Comportamenti estremi del fuoco. Quando ci sono comportamenti estremi del fuoco l'attacco diretto ed il controllo sono impossibili. L'intensità e la velocità di propagazione definiranno gli sforzi di soppressione. Stare molto attenti se c'è un intensificazione del fuoco, alto coefficiente di propagazione, fuochi secondari a lunga distanza (spotting), fuoco orizzontale a causa del vento ed improvvisa calma quest'ultima potrebbe dettare un cambio in direzione. 




L'acronimo LACES fa parte di un più ampio aspetto che garantisce la sicurezza della squadre che operano su di un incendio boschivo. Quello che seguirà sono detti "I 10 ORDINI" che assicurano una gestione del rischio, ovviamente il rischio come dicevamo in uno dei primi post di questo blog non può essere eliminato completamente, ma può essere gestito!

I 10 ordini della sicurezza 

  1. Tieniti informato sulle condizioni meteo
  2. Conosci  cosa sta facendo il tuo incendio
  3. Basa le tue azioni sul comportamento del fuoco attuale e previsto
  4. Conosci la tua via di fuga e la zona di sicurezza
  5. Posiziona una vedetta quando c'è pericolo
  6. Stai allerta, calmo, pensa chiaro e sii decisivo
  7. Mantenere la comunicazioni con tutti sulla scena
  8. Dai istruzioni chiare  e assicurati che siano comprese
  9. Mantenere il controllo di tutti sulla scena
  10. Attacca il fuoco ma la sicurezza prima di tutto