mercoledì 9 ottobre 2019

CFBT - CONTROLLARE IL FLUSSO D'ARIA - flow path o air track

Davanti a tutto è importante ribadire le condizioni dell'incendio che s'incontra, ossia il profilo di ventilazione, cioè  un incendio all'interno di un compartimento se è controllato dalla ventilazione o è controllato dal combustibile. Nel primo caso se un incendio è controllato dalla ventilazione vuol dire che l'aria all'interno non entra (cond. sottoventilate) o ne entra poca, affinché l'incendio possa proseguire verso il flashover, quindi la sua deriva potrebbe tendere verso un possibile  flashover indotto o backdraft. Se l'incendio invece è controllato dal combustibile vuole dire che all'interno del compartimento entra aria sufficiente affinché tutto il combustibile possa essere ossidato (bruciato) e quindi proseguire nel suo naturale sviluppo verso il flashover. Quindi se arrivati sul posto dopo aver appurato salvataggi possibili etc ed effettuato un giro a 360° dell'edificio, vediamo del fumo uscire ad esempio dalla finestra o porta, la domanda da porsi è la seguente.....Entra dell'aria??......in che modo sta entrando???...come posso usarla a mio vantaggio????

Differenti flow path con o senza aperture


Nel caso di una  apertura creata o esistente il fumo uscirà nella parte superiore (zona in sovrappressione) e l'aria entrerà dalla parte inferiore (zona di sotto pressione) .

normale flusso d'aria su di un incendio

Se già esistente dobbiamo controllare il flusso d'aria (flow path o air track) in maniera da apportare l'attacco nel modo corretto, proteggere il binomio d'attacco ed eventuali vittime inabili in altre stanze. 
L'antiventilazione già discussa precedentemente è il primo controllo del flusso d'aria!

RICORDA !!!!!!....... Più aria entra e più sarà veloce la combustione.

Nel caso in cui , per esempio, avremmo una finestra aperta dall'incendio e la porta aperta da noi per attaccarlo, si avranno due correnti che alimenteranno l'incendio facendolo crescere in dimensione.

incendio con due apertura stessa altezza

Ora tutto questo è vero in teoria, ma nella realtà il vento sempre esistente i modo leggero o elevato darà una direzione all'incendio, con una parte con più fumo ed una con meno fumo questo sarà il nostro flusso d'aria - flow path che ci darà la direzione o verso in cui deve essere attaccato l'incendio se non ci espone a particolari pericoli, in tal caso deve essere cambiato il flusso o chiudendo le aperture (antiventilazione) o per esempio attraverso la PPA..
E comunque anche se il vento soffia diciamo nella nostra cool zone cioè alle nostre spalle una adeguata ventilazione in uscita deve essere fatta per lo scarico del gas e vapore.

Compartimento con flow path


Ho preso da youtube tre incendi di abitazione da discutere con voi sulla possibile gestione del flusso d'aria.....
Ribadisco che... apprendo attraverso il video l'intervento e non sò nulla, rispetto alle decisioni prese da capo squadra che avrà avuto le sue ottime ragioni per effettuare l'attacco in quel modo.

Primo Caso incendio appartamento

Come si vede nella foto , l'incendio è sito nella finestra centrale dell'appartamento che comunica con la finestra di sinistra dove vi è un pompiere che sta per attaccare l'incendio dall'esterno con il naspo che sale sulla facciata del palazzo. Il flusso d'aria esce dalla finestra di sinistra dove è sito il pompiere ed esce ovviamente dalla finestra centrale dove vediamo il fumo.

Nella finestra di sinistra all'incendio entra l'aria.
Nella foto successiva viene apportato l'attacco dall'esterno ed il fumo e vapore acqueo prodotto nell'attacco cominceranno ad uscire anche dalla finestra di sinistra.

Flusso d'aria cambiato il fumo esce dalla finestra di sinistra
Il flusso d' aria poteva essere usato a vantaggio tattico, effettuando l'attacco da sinistra all'interno, facendo uscire vapore dell'attacco e gas prodotti dalla combustione all'esterno e non all'interno. Gettando l'acqua da fuori è stato cambiato il flusso d'aria perché si è creato come un tappo nella finestra centrale. I gas e le polveri della combustione cosi come il vapore dell'attacco si sono mossi verso il flusso d'aria della finestra di sinistra.

Secondo caso incendio appartamento

Il flusso d'aria in questo caso si muove dalla finestra con la serranda rotta verso la parte incendiata.

flusso d'aria entra dalla serranda rotta esce dalla parte dell'incendio
Appena viene apportato l'attacco dall'esterno il fumo comincia ad uscire dalla finestra rotta perché non potrà più sfogare all'esterno e si muoverà dall'altra parte propagandosi verso la finestra con la serranda rotta.

flusso d'aria cambiato verso la finestra con la serranda rotta

 Anche qui il flusso d'aria non è stato usato a proprio vantaggio tattico facendo semplicemente un giro attorno all'edificio ed attaccato dalla parte della finestra con la serranda rotta, così facendo il fuoco e fumo sono stati sparsi verso l'altra parte dell'appartamento.

Terzo caso d'incendio appartamento

L'incendio è sito in un appartamento di un edificio molto alto, come si vede nella foto la porta dell'appartamento non è stata chiusa ed il flusso d'aria mosso dall'attacco apportato anche in questo caso dall'esterno muove vapori e gas di combustione verso le scale salendo su in cima.

il fumo e vapore escono dal vano scale in cima all'edificio
inutile dire a cosa comporta tutto ciò.

Rrversal flow path

Come si vede cambiare il flusso d'aria è possibile e si dovrebbe fare per migliorare le condizioni del team d'attacco, delle vittime e non propagare l'incendio in altre zone.

Verso di attacco 


Quindi parliamo di gestione del flusso d'aria che consiste nel creare o chiudere delle aperture.
Questa gestione sono le tattiche di ventilazione già discusse nei post precedenti e devono essere fatte sotto quattro regole principali:

  1. L'azione deve essere comandata dal capo squadra o comunque comunicata.
  2. Fare la ventilazione con il team d'attacco pronto ad entrare, avremo un incremento della combustione.
  3. La ventilazione deve essere nella parte opposta al team d'attacco per rilasciare i gas e vapore.
  4.  Non creare ventilazioni dietro il team d'attacco per non comprometterne l'uscita

Tenente Nick Papa, NBFD New Britain Fire Department

Nel punto 3 dobbiamo essere attenti che il vento non colpisca la finestra che dobbiamo aprire....
Un vento che soffia a 9 m/s può creare un incremento di 400°C nel corridoio del team di attacco...e può non essere neanche sopraffatto da due  motoventilatori da 70 cm uniti insieme.

altre info sul link:

https://eurofirefighter.com/flow-paths