domenica 30 maggio 2021

LA TUBAZIONE DA 51MM



Questo tipo di tubazione ha trovato un perfetto impiego in UK, negli incendi di edifici alti dove occorrono alte portate per via dei venti in quota e poche perdite di carico a causa della grandi altezze, senza però compromettere la manovrabilità per il team di attacco sia che esse siano cariche che scariche d'acqua (trasporto) .

Le tubazioni da 51 mm offrono 3 particolari aspetti:
  1. Portata/Perdite di carico
  2. Gestione quando cariche d'acqua (utilizzo)
  3. Poco peso quando scariche d'acqua (trasporto)

Portata /Perdite di carico

In edifici alti dove sono siti idranti a secco è difficile ottenere le stesse pressioni raggiunte al suolo, per destreggiarsi con adeguate tecniche di lancia. L'elevazione del luogo dell'incendio, aggiunte alle frizioni /attriti (perdite di carico) a causa della lunghezza delle tubazione non ci assicura adeguate pressioni alla lancia. 
Se compariamo gli attriti dei 45 mm rispetto ai 70 mm esse sono molto elevate, parliamo di 1.2 contro 0.2 a manichetta, se la tubazione fluisce a 500 L/min. I 51mm in condizioni di alti flussi con l'aggiunta delle lance smooth bore a 750 L/min offrono la metà delle perdite di carico dei 45 mm.


Gestione quando cariche d'acqua

Il peso di una tubazione da 70 mm è ben conosciuto dai pompieri, esso inoltre crea rallentamenti, affaticamento e consumo d'aria degli autorespiratori. Ma conosciamo altresì la manovrabilità del tubo da 45mm. Passare ad una tubazione da 51 mm, ha il suo impatto, infatti pesa circa 10 kg in più a tubo rispetto il 45mm. Ovviamente il personale deve addestrarsi per raggiungere un ottima gestione della tubazione.
  • 70mm = circa 80 Kg
  • 51mm = circa 50 Kg
  • 45mm = circa 40 Kg

Peso quando scariche d'acqua

Uno dei grandi ed importanti aspetti del 51mm è il peso, quando si approccia un incendio in edifici alti, trasportare su molto materiale degrada la forza della squadra di attacco ed ogni riduzione di peso è un vantaggio. Per una sicurezza tattica dobbiamo calcolare che servono, in media 3 lunghezze di tubazione, dato che non si conoscono i layout della struttura. Ben stivate  a prepack a Z saranno facilmte trasportate sulla bombole degli autorespiratori.

In conclusione in incendi di edifici alti avere i 51mm ci aiuta nell'avere una corretta portata alla lancia, la gestione della tubazione quando carica è simile a quella di un 45mm, e si trasportano meno tipologie di tubazioni dato che sono la media tra 70mm e 45mm.


lunedì 3 maggio 2021

PROCEDURA DI PASSAGGIO PORTA



Questa procedura è insegnata nel CFBT e ci assicura un'entrata nel compartimento, abbattendo il più possibile i rischi associati ad un evento rapido del fuoco.

Nella procedura tradizionale del passaggio porta insegnata nel CFBT vi sono sei parti;

  1. Avere una tubazione carica con adeguata portata per il carico d'incendio del compartimento
  2. Breve applicazione di gocce d'acqua che formano uno spry sulla parte alta della porta
  3. Breve applicazione di gocce d'acqua sopra le teste del team di attacco per prevenire l'ignizione dei gas che fuoriescono dal compartimento.
  4. Mantenere il controllo della porta
  5. Dirigere duo/tre brevi colpi di acqua con un cono stretto all'interno del compartimento verso il soffitto con l'apertura della porta abbastanza aperta per permettere l'operazione e controllare il piano neutro la sequenza dovrebbe durare meno di 5 secondi
  6. o considerare un'entrata immediata basata sulle condizioni.
Ripetere la sequenza con brevi colpi con pause di 10/20 secondi osservare le condizioni e e se l'applicazione dell'acqua ha cambiato qualcosa. Entrata e continuare la procedura 3D.

Ma dobbiamo SEMPRE fare così?
  • Serve a qualche scopo colpire in alto la porta al punto 2?
  • Effettivamente serve sempre effettuare i colpi sopra le teste del team di attacco al punto 3?
  • Come Forzare una porta, forse potrebbe essere un tempo speso meglio?
 Addestrare i pompieri in questa tecnica e dirgli di fare sempre così non è come automatizzare una procedura che porta via tempo?
Secondo alcune referenze li rende anche bagnati ed alcune cose possono non essere necessarie. Entrare bagnati in un compartimento sappiamo già a cosa comporta, lo abbiamo ampiamente spiegato nei post iniziali di questo blog.

Le porte fireproof che dividono i corridoi raramente permettono l'accumulo di pericolosi gas fuori dalla stessa a meno che non sia stata lasciata aperta.
Se ci sono dei gas sopra la testa del team di attacco li devono innertizzare prima di aprire la porta per evitare un FGI, ventilarli sarebbe meglio, in questo caso colpire sopra col getto, prima di aprire ha un senso.
Le porte interne invece, potrebbero permettere un accumulo di gas, e saremmo già all'interno del compartimento a raffreddare il gas che abbiamo sopra la testa con l'attacco 3D, ovviamente l'entrata è stata già fatta, ma bisogna ripetere l'operazione, di passaggio porta dove necessario.
Per quanto riguarda il punto due, di colpire col getto le porte nella parte alta, le porte moderne che resistono al fuoco non conducono sufficiente calore per far vaporizzare l'acqua, ed avere un riscontro del calore all'interno, forse sulle navi nei portelloni in ferro, potremmo avere questo tipo di riscontro, ma la vernice rovinata o annerita è di gran lunga preferita per darci delle indicazioni, sulla temperatura ed il livello del piano neutro.
Non voglio dire che alcune cose non sono necessarie quindi non si devono fare, più tosto, dobbiamo allenarci su quando applicare le tecniche e non essere dei robot, facendo così non avremmo la lettura di riscontro se qualcosa di queste operazioni fatte, ci darà il segnale di pericolo!

Quindi CAPIRE, FARE, LEGGERE è la tecnica giusta per l'approccio ad ogni porta!

CAPIRE
Capire lo scenario che ho di fronte e le possibili evoluzione al quale questo scenario può condurmi, come ad esempio, una porta che a prima vista può sembrare molto fragile e la possibilità che ceda sotto le condizioni di calore, applicare la contromisura che ovviamente è un "FARE" di bagnarla e raffreddarla per aumentarne la sua durata, sappiamo tutti quanto il controllo di una porta sia importante nello sviluppo del fuoco.

FARE
Applicare la giusta operazione riguardo lo scenario. Come ad esempio se fronte a me ho una porta semi aperta e ho già dei gas in uscita accumulati sopra di me, accosterò la porta, azione che limiterà l'aria nel compartimento e raffredderò i gas sopra la testa inertizzandoli.

LEGGERE
Leggere il ritorno dell'azione che si stanno compiendo, se stiamo raffreddando l'interno del compartimento con brevi impulsi prima di entrare e sparando acqua nei gas non notiamo acqua a terra dopo aver ripetuto l'azione più di una volta, vuol dire che la temperatura all'interno è molto alta, raffreddare da fuori e non automatizzare l'entrata ci assicurerà la sopravvivenza!

Nell'approccio alla porta tra tutte le azioni che si possano compiere, sono TRE, le più importanti ed imprescindibili:
  1. Leggere i segnali fuori dalla porta
  2. Raffreddare i fumi all'interno
  3. Limitare l'entrata dell'aria all'interno del compartimento

Leggere i segnali fuori dalla porta
Consiste nell'ispezione visiva esterna della porta controllo di eventuali segnali di backdraft e increspature della vernice, individuazione del piano neutro.

Raffreddare i fumi
Raffreddare i fumi azione che ci crea un ambiente da dove cominciare il nostro attacco al fuoco e prendere confidenza con il layout della struttura a primo colpo d'occhio su dove andare quindi qui è dove si sosterà per più tempo rispetto all'avanzamento verso il fuoco. Effettuare colpi lunghi rispetto a quelli corti ci darà uno spazio più grande dove sostare, mentre prendiamo confidenza, rispetto a impulsi corti che andranno meno in profondita' nella struttura.

Limitare l'entrata dell'aria all'interno del compartimento
Avere il controllo della porta e limitare l'entra dell'aria nella zona di sotto pressione, ci darà tempo, dato che i moderni materiali bruciano molto in fretta e questo tempo si è già notevolmente ridotto negli anni.
Controllando la porta riduciamo la combustione e la potenza del fuoco quindi la nostra permanenza all'interno può essere aumentata, ancora dopo che l'entrata è stata fatta, in possibili ed eventuali collassi di vetrate eviteremo ogni fatale flusso di ventilazione punto punto verso di noi ma darà aria all'incendio e creare dei flashover indotti.

Perchè  fatale ?


In una recente conversazione con Karel Lambert, (importante figura Europea nel CFBT e autore del sito web : http://www.cfbt-be.com/nl/) mi ha confidato che anche da loro si sta cambiando il modo di approcciare la porta, non è un vero e proprio cambio di metodi più tosto un cambio nell'approccio generale per sveltire e non automatizzare ogni porta.

I componenti principali sono:

  1. Guardare la porta e come si apre
  2. Considerare di dare acqua e applicarla se necessario
  3. Comunicare
Anche secondo Paul Grimwood vi è da considerare un cambio nel rendere più snella la Door Entry Procedure.

Sarà comunque sempre importante che vi sia l'addestramento col proprio team per rendere fluida la procedura e addestrarsi con i diversi tipi di porte che si possono incontrare. Il team di attacco si predisporrà in maniera tale d'approcciare la porta se essa si apra all'interno o all'esterno o sia scorrevole ad esempio, onde trarre il maggior vantaggio tattico da questa azione, Il lancista sarà situato sempre sulla linea verso il fuoco, il supporto o controllo porta, sarà sito alla maniglia e protetto dietro il muro/porta.

Altre info dettagliate sul passaggio porta sul sito del collega Luca Parisi:

https://cfbt-it.org/2018/01/01/procedura-di-passaggio-porta-la-stiamo-facendo-bene/

Qui sotto il video del passaggio porta modello scuola CFBT:


Scusate l'errore ma il lancista deve stare sul lato opposto in questo tipo di apertura, le prove prima del video le avevamo fatte dall'altra parte per simulare l'apertura prima da un lato e poi nell'atro, ma quando l'abbiamo approcciato successivamente, per creare questo video ci siamo rimessi nella medesima posizione. (Errore da giovani con tanta voglia di fare).