giovedì 21 febbraio 2013

CFBT - PRF - FIRE GAS IGNITION

Fire gas ignition   

Dal rapporto Lund 1019, Bengtsson che da una definizione di un 'brand gas explosion' (fire gas explosion):
Il concetto di  fire gas explosion non è definito in nessun standard ISO. Questo concetto è, comunque, usato in molti paesi e quelle definizioni esistenti sono molto simili. Una possibile definizione è data 
sotto:

'Quando i gas dell'incendio (fire gas) si perdono in un'area adiacente ad un compartimento che sta bruciando essi possono ben mescolarsi con l'aria in quel compartimento adiacente. Questa miscela può riempire tutto o parte del volume disponibile e può essere all'interno dei limiti di infiammabilità. Se la miscela è infiammabile questa può provocare un grande aumento di pressione. E questo stato è chiamato fire gas explosion.' Un fire gas explosion avviene senza cambiare nessuno stato di nessuna apertura nel compartimento. Il cambio di ventilazione cambia le condizioni nel compartimento per il backdraft che deve cambiare durante lo sviluppo del fuoco. Naturalmente, il confine tra i due concetti può essere un poco confuso.'
(Fonte Euro Fire fighter di Paul Grimwood)
Fire gas ignition

Che cosa succede nel compartimento? (Adiacente o non)
Nel compartimento adiacente a quello coinvolto dall'incendio, potrebbero accumularsi quantità di fumo tali da portarlo ad essere nel campo d'infiammabilità ben miscelato con l'aria che era già presente nel compartimento, aspettando solamente l'innesco.
Questi fire Gas Ignition potrebbe presentarsi in molti modi, e quello descritto sopra è soltanto uno dei possibili.
Un'altro esempio può essere del fumo che esce da una finestra sorvolando delle fiamme che escono da una finestra ed esso si accende etc. 




 Vediamo un fire ga ignition nell'unità FDS



Vediamolo nella Mia Fire Box a doppio piano





Vediamolo nella realtà durante un incendio.



La fiammata potrebbe essere più o meno forte, questo è dato dal punto in cui in fumo si trova nel campo d'infiammabilità, potremmo avere un Flash Fire o una Smoke Explosion quest'ultima potrebbe essere anche più violenta del backdaft ed a dirittura detonante in quanto si troverebbe trovare nel punto stechiometrico del campo di infiammabilità.

Vediamo il campo d'infiammabilità
Campo d'infiammabilità del Fumo CFBT - US
Come intervenire!!Nel caso che il fumo sia in un compartimento adiacente a quello coinvolto rimuovere il fumo prima dell'accesso al compartimento con l'incendio, nel caso che escano da una finestra, raffreddare il fumo in uscita dalla finestra per limitarne l'accensione e non sostare in accumuli di fumo che fuoriescono dall'incendio, posizionarsi sempre sopra vento, non cambiare mai il verso dell'incendio con una ventilazione indiscriminata il controllo dei fumi è importante per le molte ragioni viste in questo blogg.

Altre info su
www.firetactics.com, www.cfbt-us.com, http://www.tantad.com

sabato 16 febbraio 2013

CFBT - PRF - BACKDRAFT

C. Fleischmann e P. Pagni definiscono il backdraft come segue:
Se il compartimento è chiuso, gli eccessi di pirolisi si accumulano, pronti a bruciare quando una ventilazione è aperta improvvisamente, per esempio, come può accadere quando una finestra si rompe dovuta al fuoco indotto da uno stress termico o un pompiere che entra nel compartimento. Su di una ventilazione, la gravità corrente porta aria fresca nel compartimento. Questa aria si mescola con l'eccesso di pirolisi per produrre un miscela infiammabile, premiscelata con il gas che può essere accesosi in molti modi.
(Fonte Euro Firefighter P:Grimwood)


Che cosa succede nel compartimento?
In un compartimento totalmente chiuso l'incendio comincia in condizioni tradizionali, dopo aver esaurito completamente l'aria (l'ossigeno scende sotto il 15%) il fuoco diventa in uno stato di cenere covante che brucia l'ossigeno residuo dal combustibile.
Il compartimento si riempie di fumo e prodotti di pirolisi della mobilia sparsa per l'intenso calore, appena avverrà una ventilazione  al piano del focolaio ad esempio rottura di una finestra o apertura di una porta, il fumo in alta pressione data dall'espansione dei gas uscirà dal compartimento creando un risucchio nella zona di sotto pressione, il risultato sarà una miscela di fumo ed aria nel campo di infiammabilità che verrà innescata dalle braci dell'incendio covante, con la conseguente esplosione chiamata beckdraft.

Osserviamo un Backdraft
https://www.youtube.com/watch?v=4cQOUuJ1DWI

Osserviamolo nella Fire Box
https://www.youtube.com/watch?v=rQ7x5hojVs0

Osserviamo nel grafico il backdraft
CFBT us  - backdraft

Mentre l'incendio avanza nel suo naturale decorso si ha un effetto transitorio dato dalla poca aria all'interno del compartimento per poi aumentare appena viene aperta una ventilazione con successivo flashover.


I segni premonitori
Difronte ad un compartimento totalmente chiuso senza aperture di ventilazione o anche piccole ma insufficienti a sostenere la combustione, la  porta potrebbe essere calda anche nella parte bassa, possiamo percepire che il piano neutro è crollato fino a terra  quindi la mobilia è completamente sommersa dal calore producendo gas di pirolisi, possiamo poi vedere  se nei contorni della porta vi sono degli sbuffi di fumo giallastro o brunastro forte indice di una elevata temperatura all'interno. Il fumo potrebbe sbuffare fuori per poi rientrare all'interno, le finestre sono completamente annerite il fuoco non è visibile, potrebbe esserci un forte calore per irraggiamento.
Se noi apriremo una porta con questi segnali senza fare una apertura alta in modo da rilasciare questi gas oppure non lo facciamo in modo defilato saranno guai!!!
Vi sarà un'onda di sovra pressione con fiamma che potrebbe si o no superare la velocità del suono (dipende dal punto stechiometrico del campo d'infiammabilità) con le conseguenze che potete immaginare!!!Rilasciare questi gas o innertizzarli sarà la nostra priorità.
Come fare??
Creare una ventilazione sul tetto del locale per rilasciare in atmosfera i gas caldi, oppure creare una piccola apertura nella parte alta della porta o finestra ed inserire una lancia raffreddando ed inertizzando l'atmosfera esplosiva o creare il backdraft se non ha conseguenze pericolose (es locale isolato)
Oppure avvalersi di lance apposite chiamate pircing nozzle.

Vedi percing nozzle
https://www.youtube.com/watch?v=M7Z8urp_9pY


altre info su
www.firetactics.com, www.cfbt-us.com, http://www.tantad.com

CFBT - Attacchi al fuoco

Attacchi offensivi al fuoco

Vi sono molti tipi di attacchi al fuoco a seconda dello sviluppo dell'incendio la geometria del locale e le ventilazioni presenti.
Verranno descritti qui di seguito, alcuni tipi di attacchi al fuoco effettuati con una lancia DMR 500.

Vediamoli nel link
https://www.youtube.com/watch?v=19XbLjlzkoc

1 - Attacco 3D - Pulsing

L'attacco 3D si riferisce al raffreddamento della fase gassosa dell'incendio nelle condizioni di pre flashover e consiste nel raffreddamento del fumo caldo prima dell'ignizione o dopo l'ignizione (rollover).
Questo attacco è stato concepito dai due ingegneri Svedesi Rosander e Giselson che con la costruzione di una lancia apposita, la lancia Fog fighter, riuscirono a calibrare il giusto attacco per nebulizzare l'acqua a sufficienza per raffreddare i gas caldi e cercare contemporaneamente di non produrre troppo vapore acqueo facendo rimanere l'ambiente più confortevole per i pompieri.

Vediamo di cosa si tratta.
https://www.youtube.com/watch?v=Csm8GWx_cPw

L'esecuzione dell'attacco ad impulsi si esegue appositamente con una lancia Fog fighter (Getto Cavo)
Che fornisce sia una portata minima di 150 litri/min che di una portata massima di 500 litri/min.
Questa lancia produce delle goccioline, alla portata minima di 150 litri/min, che vanno dai 300 ai 400 micron, quindi uno spray che può interagire con i gas della combustione inertizzandoli.
Gocce d'acqua troppo grandi non raffredderebbero i gas oltrepassandoli e sbattendo poi contro il soffitto, producendo troppo vapore acqueo che a sua volta spingerebbe i gas caldi a terra.
L'espansione del vapore acqueo è una cosa a cui, il pompiere in attacco, deve rapportarsi perché potrebbe farsi bollito da solo!!
Le pulsazioni saranno di mezzo secondo a rotazione nel compartimento con un angolo dello stream di 60° in modo da prendere più porzioni di fumo possibile ed un angolo della lancia da terra di 45°.

Vediamo l'espansione del vapore acqueo nella tabella.
Grimwood.P – Fog Attack – 1992

Vediamo la temperatura che va dai 600 agli 800 °C  che è quella presente in un compartimenti dove l'incendio va verso il Flashover.
Quindi ATTENZIONE AL VAPORE ACQUEO!!!

Il problema si può ovviare con una ventilazione tattica, se possibile farla, creando uno sfogo dalla parte opposta, una finestra ad esempio, cosi che il vapore acqueo esca con il fumo ed il calore.
Nella procedura di entrata al compartimento, insegnata durante i corsi CFBT, dopo aver visto a che punto è il piano neutro e raffreddato l'interno del locale con acqua nebulizzata verso il soffitto, si entra se la temperatura lo permette, lo si potrà apprezzare, vedendolo dalla vaporizzazione o non della pulsazione d'acqua data, quindi si chiude poi la porta proprio per non dare aria all'incendio che aumenterebbe d'intensità ed anche per le ventilazione impreviste punto - punto, si avanza di 1,5 m circa e si effettuano le pulsazioni inertizzando la piuma di fiamma, i rollover ed i gas in sospensione fino al  raggiungimento del focolaio.
Come abbiamo visto nel video, abbiamo molte varianti dell'attacco 3D a seconda dell'intensità della piuma del fuoco e della possibilità o non di raggiungere il focolaio.

Vediamo il link di un attacco pulsing con raffreddamento dei gas attraverso la termocamera:
http://www.youtube.com/watch?v=c0rac7Jgw2Y

2 - Attacco massiccio 
Questo attacco è un attacco che si effettua in fase di flashover o comunque in un incendio pienamente sviluppato o in fase di decadimento quando le pareti stanno trattenendo molto calore all'interno e l'entrata è ormai sconsigliata.
A questo punto dell'incendio abbiamo a che fare con la fase combustibile dell'incendio che pretende portate maggiori rispetto a quella richiesta dalla fase gassosa.
L'esecuzione di questo attacco che può essere effettuato in molti modi tra cui l'esecuzione delle lettere ZOT oppure in rotazione disegnando un "8" agisce per raffreddamento e soffocamento del fuoco con la massiccia produzione di vapore acqueo, questo crea un diluizione dell'ossigeno come avviene per gli impianti fissi "hi fog". La sua esecuzione con portate alte dell'ordine di 500 litri/min darà la completa estinzione del fuoco. 
In questo caso dato che non è richiesta ormai la nostra penetrazione all'interno del locale data dall'intensità del calore in alcuni casi dell'ordine di 6 MW (fonte Tattical Firefighting P. Grimwood) si potra produrre il vapore acqueo sufficiente per l'estinzione, se contemporaneamente viene aperta una ventilazione tattica nella parte opposta del locale il tutto sarà supportato anche da un buon confort (visibilità, calore per irraggiamento e ritorno di vapore fuori dal locale) per chi sta commettendo l'attacco. 

Vediamo link di una attacco massiccio.
http://www.youtube.com/watch?v=mBb2qMZMrZQ

Video di un attacco con ventilazione.
http://www.youtube.com/watch?v=Nac9cJiB-s8

L'uso della ventilazione "TATTICA" e NON INDISCRIMINATA per rilasciare il calore ed il vapore è una pratica da tenere in considerazione quando si effettua un attacco offensivo ad un incendio pienamente sviluppato.

Altre info su
www.firetactics.com, www.cfbt-us.com, http://www.tantad.com

lunedì 11 febbraio 2013

CFBT - PRF - FLASHOVER

La definizione originale sul flashover di Thomas del 1967
In un incendio di un compartimento può avvenire uno stato dove la totale radiazione termica della piuma di fuoco, gas caldi  e confini del compartimento caldi come muri e soffitto generano prodotti infiammabili di pirolisi dalle superfici del combustibile esposto all'interno del compartimento. Data una fonte d'ignizione, questo darà luogo all'improvvisa transizione sostenuta di un fuoco crescente ad un fuoco pienamente sviluppato.... Questo stato è chiamato flashover.
(Fonte Euro Firefighter - Paul Grimwood)



Cosa succede nel compartimento?
Quando vi è un incendio in un compartimento esso produrrà fumo e calore, che come abbiamo visto  precedentemente, nel fumo vi è trasportato il 70% del calore più CO (monossido di carbonio) in grande quantità il quale comincia ad auto accendersi appena raggiunge la propria temperatura di autoignizione di 605°C sul soffitto del compartimento.
Quindi oltre ad un irraggiamento orizzontale nelle prossimità del focolaio ne abbiamo anche un verticale che si estende per tutto il compartimento ovviamente il tutto deve essere supportato da una apertura di ventilazione dove l'aria può alimentare l'incendio ed il fumo però non riesce ad essere evacuato del tutto dal compartimento, un esempio di ventilazione può essere una porta o una finestra. Il fumo scende ad un metro circa da terra, dove l'aria fresca passera sotto (zona di sotto pressione) ed alimenterà l'incendio ed il fumo sarà sopra uscendo dalla ventilazione (zona di sovra pressione) l'interfaccia tra queste due correnti è chiama piano neutro.
Questo irraggiamento da parte del fumo produrrà quindi la pirolisi di tutti i materiali del compatimento e la successiva ignizione e combustione totale. 
Ovviamente la geometria del locale come altezza del soffitto, distribuzione del carico d'incendio e grandezze della ventilazione avranno un effetto temporale e d'intensità sul fenomeno descritto.

Osserviamo il Flashover

Osserviamolo nella DOLLS HOUSE - CFBT

Osserviamo lo sviluppo di un incendio ventilato e comprendiamo dove avviene il Flashover


Sviluppo di un incendio ventilato 


















Quindi un incendio che a prima vista pare in un determinato punto del compartimento e del fumo nelle condizioni precedentemente dette come il piano neutro ad un metro da terra è nello step Flashover in rosso nel grafico e se non capiamo bene tutto questo rischiamo di viverlo dal vivo!!! (non per molto) 

I segni premonitori  
Una volta che abbiamo ben compreso il fenomeno possiamo capire cosa può neutralizzarlo o rallentarlo e sopratutto limitare la nostra esposizione al fenomeno stesso!!!! 
La lettura del fumo in primis è una buona regola, del fumo nero e "grasso" che esce con grande turbolenza per la totale interezza di una finestra ad esempio è un forte indicativo di imminente flashover il piano neutro è sceso sotto il davanzale.
Usare una buna ventilazione per sollevare nuovamente il piano neutro da terra, prima della totale ignizione del compartimento, sarebbe una buna mossa prima di attaccare l'incendio.
Se l'incendio ha un piano neutro che ancora non è proprio a terra ma ad un'altezza accettabile permettendoci un attacco interno chiudere la porta di accesso limitando l'apporto dell'aria, sarebbe anch'essa una buona mossa, raffreddando i fumi sopra di noi per limitare i rollover e l'irraggiamento che altrimenti ci lasceremo alle spalle con una buona dose di materiale in pirolisi che potrebbe tagliarci la strada d'uscita se innescato. 
Nel fare questo però dobbiamo osservare che il piano neutro che non continui a scendere e la radiazione sopra di noi non diventi sempre più insistente, questo vuol dire che l'incendio sta prendendo aria da qualche parte o qualcuno ha riaperto la porta o una finestra ha collassato sotto il calore. 
L'acceso al compartimento e la progressione all'interno sono parte dell'addestramento CFBT 
(Vedi attacco 3D).


Altre info su
www.firetactics.com, www.cfbt-us.com, http://www.tantad.com


lunedì 4 febbraio 2013

CFBT - Addestramento al Comportamento del Fuoco nei Compartimenti

Le notizie in questo blog sono puro frutto dei miei studi, le informazioni sono state prese da libri e pubblicazioni di vari paesi e da siti internet che trattano l'argomento, invito coloro che leggeranno questo blog, a prenderne atto e ad approfondire il comportamento del fuoco e le relative tecniche per fronteggiarlo in modo più sicuro, io l'ho fatto, con sacrificio e dedizione, con le quali affronto questo magnifico lavoro qual'è il VIGILE DEL FUOCO!
Riccardo Garofalo


Impara dal passato, apprendi le nuove informazioni ed incentiva a condividerle.
(Paul Grimwood)


Indianapolis 1992 
Poi le condizioni cambiarono improvvisamente. Io non avevo mai visto una cosa come questa. Ho lottato contro molti incendi differenti in edifici, in molto tempo, con tutti i tipi di combustibile. E pensavo di aver visto tanto. Pensavo che avevo visto abbastanza che potevo trattare con qualunque cosa accadesse e potevo prendermi cura della mia squadra. Ma, come dissi, questa cosa improvvisamente cambiò. Ancora oggi, sono ancora stupito, che è accaduto questo. Nell'oscurità, potevo vedere, la piccola fiamma arancione intorno a me. Il calore era incredibile. 'Invivibile'. Il calore da questo flashover era come un forno, e questo causò, il mio ritorno indietro guidato da un istinto animale incontrollato. Ho visto persone nei video saltare fuori dalle finestre da molto alto, e pensai, ‘quale inferno stavano passando? Possiamo salvare queste persone.' Ora lo so. Il dolore da calore e il sentimento di essere intrappolato ti sovrasta. Se fossi al nono piano,  e avessi sentito di essere intrappolato sarei saltato. Sfortunatamente, John Lorenzano e Woodie Gelenius morirono nel fuoco. Essi erano  in un locale separato sul terzo piano. Io non so come John ed io ci separammo. Ero l'ultimo che ha parlato con John; Ero l'ultimo che ha visto Woodie. Perché è successo, io mi sono salvato e loro sono morti ? Io non lo so. È un pensiero che sarà con me per sempre.

Capitano Mike Spalding della Indianapolis Athletic Club Fire 1992

Cenni Storici sul CFBT





Ancora oggi molti pompieri non riconoscono e prevengono il comportamento estremo del fuoco nei compartimenti con il conseguente pericolo per gli operatori, a causa di una mancanza d'informazioni sui fenomeni che verranno descritti qui in seguito.
I fenomeni che avvengono quando un incendio si sviluppa in un compartimento e le relative tecniche per fronteggiarli sono in uso dai pompieri europei già da molti anni.
I primi approcci antincendio a questi fenomeni consistevano in tecniche innovative dell'uso della lancia create da due ingegneri Svedesi Mats Rosander e Krister Giselsson  nel 1983. Essi introdussero un concetto di raffreddamento dei FUMI per evitare o ridurre alcuni fenomeni chiamati RAPID FIRE PROGRESS - Progressi Rapidi del Fuoco, qui di seguito descritti con il loro nome scientifico in inglese che è largamente diffuso:

FLASHOVER

BACKDRAFT

FIRE GAS IGNITION

Fenomeni estremi del fuoco CFBT -us
Ognuno di questi fenomeni era realizzato da una diversa  condizione del FUMO che comunque poteva essere ben identificata attravetso la lettura di determinati segnali del fumo stesso.
Quindi si ribaltava totalmente il concetto che i fumi non erano soltanto dei sotto prodotti della combustione ma GAS INFIAMMABILI e quindi con un proprio CAMPO ESPLOSIVO !

Osserva il Link
http://www.youtube.com/watch?v=t1_u-eAq5QU


CFBT - Compartment Fire Behavior Training
Da questa conclusione nasce un corso che oggi eseguono quasi tutti i pompieri d'europa chiamato
Addestramento al Comportamento del Fuoco nei Compartimenti.
Si tratta di un ISO Container da carico merci opportunamente modificato per rispondere ad requisiti di  sicurezza, caricato a combustibile solido specifico e di una certa quantità tramite il quale si possono osservare dei fenomeni che normalmente non si potrebbero apprezzare nelle concitate fasi di soccorso e vengono chiamati unità FDS - Fire Development Simulator - Simulatore dello Sviluppo del Fuoco

Osserva il link
https://m.youtube.com/watch?v=4QyQHnhPKSY&t=24s

Con questi ISO Container concepiti in modo differente per rispondere alle diverse esigenze degli istruttori
possiamo riprodurre i Progressi Rapidi del Fuoco, come la combustione dei gas chiamati Rollover responsabili poi dell'avvento del Falshover lo stesso Flashover, Backdraft, ed i Fire Gas Ignition.

Vediamo  la combustione della Fase Gassosa e l'arrivo dei Rollover nell'unità FDS
https://www.youtube.com/watch?v=eCry0iFnMRw

Vediamo Il Backdraft in una unità FDS
https://www.youtube.com/watch?v=4N-u5YkwRBg

Vediamo uni Fire Gas Ignition all'interno dell'unità FDS
https://www.youtube.com/watch?v=uzrzQgVehDE

Come avete visto l'istruzione pratica attraverso questi ISO container darà sicuramente una comprensione maggiore dei Fenomeni Estremi del Fuoco.
La parte teorica che viene affrontata dagli istruttori CFBT  prima di far entrare il personale nelle unità FDS è supportata da piccoli esperimenti veramente interessanti, attraverso la costruzione di piccoli simulatori
Chiamate DOLLS HOUSE - Casa delle Bambole e FIRE BOX - La Scatola di Fuoco.
Gli esperimenti che vedrete di seguito sono stati eseguiti da me medesimo attraverso il reperimento di legname come mobilia e legno sfuso ed opportunamente modificati allo scopo.

FLASHOVER - DOLLS HOUSE
https://www.youtube.com/watch?v=AFEJrMroRnI

BACKDRAFT - FIRE BOX
https://www.youtube.com/watch?v=rQ7x5hojVs0

FIRE GAS IGNITION - FIRE BOX (a doppio piano)
https://www.youtube.com/watch?v=n8Fn7Mii5kM

Di quest'ultima, per riprodurre il FIRE GAS IGNITION non ne ho mai sentito parlare in nessun corso CFBT credo non venga neppure eseguita perché è un prototipo. Almeno in questa forma.


Il Fumo
In un Incendio la cosa che miete più vittime è il FUMO !
Appena si arriva sulla scena dell'incendio dobbiamo subito prenderne il controllo che sia visibile o no, e minimizzarne la propagazione attraverso azioni di Ventilazione o Antiventilazione (Le tratteremo in seguito sulla Ventilazione).

I CINQUE PERICOLI DEL FUMO  

1. Mobile               
2. Tossico            
3. Caldo
4. Opaco
5. Infiammabile

Per questi motivi il controllo del Fumo è la prima azione, dopo i salvataggi di persone note, che si deve intraprendere ed a cui dobbiamo rendere conto!
Avvolte però per salvare vite è stata anche la prima azione assoluta!!!

1. Mobile
A causa dei moti convettivi e delle ventilazioni punto-punto dirette dal vento per una apertura esistente o da una apertura tatticamente errata, il fumo può muoversi all'interno di una struttura complessa palazzi, industrie etc. quindi spostarsi all'interno di essa con le conseguenze che potete immaginare.

2. Tossico
All'interno del fumo vi sono moltissimi prodotti tossici come cloruro di idrogeno, cianuro di idrogeno, bromuro di idrogeno, biossido di zolfo, isocianati, anidride carbonica, monossido di carbonio ed altri prodotti più del pulviscolo in sospensione.
Il monossido di carbonio prodotto in grande quantità da una combustione incompleta quale può essere quella di un incendio provoca i seguenti sintomi:


PPM CO              Esposizione            Sintomi
35        ppm           8 ore                       Esposizione massimo permessa dall'OSHA  nel  posto di lavoro sopra  un periodo di 8 ore.
200      ppm           2-3 ore                   Mal di testa , fatica, nausea e capogiro.
400      ppm           45 minuti                 Capogiro, nausea e convulsioni. Perdita di coscienza in 2 ore.
1,600   ppm           20 minuti                 Mal di testa, capogiro e nausea. Morte in 1 ora.
3,200   ppm           5-10 minuti              Mal di testa, capogiro e nausea. Morte in 1 ora.
6,400   ppm           1-2 minuti                Mal di testa, capogiro e nausea. Morte in 25-30 minuti.
12,800 ppm           1-3 minuti                Morte.
(Fonte Euro Firefighter - Paul Grimwood) 

3. Caldo
Nel Fumo vi è il 70% del calore di un incendio più tizzoni ardenti che vengono trasportati in esso quindi attraverso la diffusione dello stesso vi è una propagazione incontrollata dell'incendio provocando la pirolisi di materiali distanti dall'irraggiamento diretto del fuoco (FLASHOVER) più si ha un gas infiammabile caldo!!! che potrebbe essere nella sua temperatura di autoignizione.

4. Opaco
All'interno vi sono grandi quanti di pulviscolo detta fuliggine o particolato carbonioso questo rende il fumo opaco appunto, una fonte luminosa potrebbe non essere visibile per una uscita oppure rendendo difficoltosa la ricerca di vittime, o l'attacco all'incendio stesso non riuscendo ad individuare il focolaio. Con una buona ventilazione parte di questi problemi potrebbero essere risolti.

5. Infiammabile
Il monossido di carbonio CO, è un gas prodotto in grande quantità durante l'incendio, ed ha un campo di esplosività che va 12,5 al 74 % di VolQuesto rende il monossido di carbonio altamente infiammabile ed esplosivo anche data la sua temperatura di autoignizione che è di 605°C, che in un incendio in un compartimento è la temperatura che si produce nella nella fase iniziale.
La fuliggine stessa si comporta come un gas data la piccola pezzatura.
Altre info su SMOKE EXPLOSIONS by BJ Sutherland Supervised by Dr Charley Fleischmann

Viste questo il fumo è una variabile assolutamente da controllare nell'incendio. Qui di seguito vediamo il campo esplosivo del fumo con il relativo comportamento in base alla posizione nel campo d'infiammabilità.


(Fonte Euro Firefighter Paul Grimwood)

Altre Info su:

 www.firetactics.com, www.cfbt-us.com, http://www.tantad.com.