sabato 19 agosto 2023

La Ventilazione Idraulica le basi

ventilazione Idraulica

Nei primi studi dove veniva valutata l'efficacia del getto frazionato, fu notata la grande onda di pressione che si veniva a creare davanti al getto stesso che a sua volta spingeva via e lontano dai pompieri il fuoco ed i gas di combustione durante il loro avanzamento verso la sorgente. Come già discusso in precedenza spingere in avanti i pericolosi prodotti di combustione può avere i suoi vantaggi e svantaggi, ma la tecnica più efficace che gioca tra i vantaggi e la spinta verso l'esterno dell'edificio dei pericolosi gas di combustione detta ventilazione Idraulica. Utilizzando la forte depressione che si crea alla base del cono del getto nebulizzato si può risucchiare il fumo dalla struttura e spingerlo all'esterno. Ogni goccia crea una spinta avanti ed una depressione dietro di se come nella figura sottostante.

movimento di una goccia d'acqua attraverso l'aria

Per comprendere al meglio il suo utilizzo dobbiamo apprendere bene lo studio che c'è stato dietro. I primi studi vennero eseguiti nel Maryland USA, dove si determinò l'effettiva efficacia del getto in pressione negativa come dispositivo utile antincendio.

Fu comparato nel test un ventilatore in pressione negativa che muoveva circa tra i 1500 e 3000 metri cubi di aria al minuto, ed una lancia da 470 L/min a 7 bar  attaccata ad una tubazione da 38mm. Tutte le finestre nella struttura furono chiuse eccetto una di circa un metro quadro. A questa finestra si misurava l'aria in entrata nella struttura attivando uno alla volta i dispositivi. L'angolo del getto della lancia era di circa 50/60° e copriva l' 80/90 % della finestra di estrazione. La lancia fu mossa più avanti ed indietro rispetto la finestra di uscita dei fumi. Il risultato finale fu che si riuscirono a muovere 6.678 cfm (Piedi cubi minuto). Quando la lancia era ben dentro la struttura e copriva la finestra. Si è anche notato che cambiando il tipo di lancia che produceva un certo tipo di gocce si influenzava la quantità d'aria. Alla fine dei test la velocità dell'aria con la lancia era 4 volte più forte del motoventilatore in pressione negativa nel rimuovere il fumo. Con l'operatore fermo in quella posizione col massimo rendimento si cambio anche la portata alla lancia constando ancora che l'aria in entrata aumentava notevolmente.

Pag 136. Fog Attack - Paul Grimwood

Ad oggi osservando questa tecnica l'operatore è in grado di scegliere il punto di uscita dei fumi e potrebbe essere proprio da dove ha appena operato, dopo aver abbattuto il fuoco. Un accorgimento da dover tenere in considerazione è il punto d'entrata dell'aria che deve essere sufficientemente grande per garantire un'adeguato flusso che rimpiazza velocemente i fumi ed il calore, ma soprattutto non deve alimentare un incendio in atto o non isolato (da una porta ad esempio), perché il fuoco verrà attratto verso la vostra posizione con estrema intensità. La tecnica lavora bene per creare un zona di sicurezza sgombra da pericoli di fire gas ignition prima di accedere al compartimento coinvolto chiuso (isolato) in piccole strutture oppure sempre in piccole strutture dove si è estinto rapidamente il fuoco e l'ambiente viene velocemente riempito di aria fresca. 

Un'altra accortezza è che l'operatore in questa posizione è attraversato da tutti i gas tossici della combustione e la decontaminazione post incendio dovrà essere strettamente osservata.



sabato 5 agosto 2023

EWE - Evento d'Incendio Boschivo Estremo

Grecia luglio 2023

Ogni anno accadono degli incendi boschivi che poi interessano l'interfaccia urbana sempre più straordinari, basti guardare i recenti avvenimenti del sud Europa tra Italia, Spagna, Portogallo e Grecia.  Siamo stati investiti da incendi di vegetazione devastanti, anch'io personalmente, sono stato testimone della loro ferocia in Calabria. Purtroppo le risorse che intervengono non sono più adeguate e dobbiamo far fronte ad una condizione ambientale estremamente forte. Il clima mediterraneo è una terra fertile per gli incendi di vegetazione. Gli inverni umidi permettono alla vegetazione di crescere ed le estati estremamente secche e calde rendendo la vegetazione altamente infiammabile.

L'escalation dell'intensità negli anni è visibile nei dati che hanno portato ad altissimi numeri di fatalità tra la popolazione.....Portogallo 2017 66 persone morte; Grecia 2018 nella città di Mati 100 morti; Algeria 2021 90 morti.

Portogallo incendio del 2017

Ogni paese cerca di far fronte a questi eventi aumentando la propria forza di risposta,  l'Algeria ha acquistato il suo primo Canader quest'anno e l'Italia conta una flotta di 19 Canader, ma come possiamo far fronte a tali condizione se ogni estate abbiamo un caldo record. La Grecia era indietro in termini di tecnologia ma dopo gli avvenimenti di Mati hanno instaurato un collaborazione tra servizi forestali e servizio antincendio ed instaurato il primo gruppo orientato alla meteorologia degli incendi. Dobbiamo comprendere che per quanto possiamo incrementare le nostre risorse antincendio tra veivoli, uomine e mezzi terrestri vi è un momento che non sarà più sufficiente... e dare spazio alla prevenzione durante l'anno attenuerà le condizioni degli incendi in estate. Le scale d'intensità degli incendi boschivi sono arrivate a livelli incredibili. Dobbiamo sapere che anche per gli incendi di vegetazione vi è una scala, come per gli uragani e terremoti. 

Vi sono incendi che sono detti Mega incendi in Europa ed incendi Estremi negli USA, entrambi sono arrivati ad un livello tale che nessuna forza di soppressione li possa arrestare. La scala è stata edotta guardandone i parametri fisici che li coinvolgono e l'impatto sociale ed economico sulla popolazione. Essi sono stati classificati tra la categoria da 1 a 7 dove la settima è considerata EWE - Extreme Wildfire Event.  

Questa dicitura EWE non ha come criterio la dimensione dell'incendio, per varie ragioni che sono legate al paesaggio ed al comportamento del fuoco. La dimensione ci può dire molto circa le perdite ed il  danneggiamento, ma questo dipende da dove accade. La definizione ha distinti parametri per evitare confusioni. Per catalogare l'incendio si ha bisogno dei parametri sotto elencati tra cui la possibilità di controllo dalle varie agenzie antincendio e la settimana EWE esce da questa possibilità.

Scala degli incendi boschivi


EWE: Come già discusso in precedenza l'alta intensità del fuoco sarà data da un combustibile pesante, questo crea una piuma di fiamma che si muove verso l'alto ed è molto lunga vanificando ogni possibilità di soppressione da terra anche indiretta. Vengono generate grandi quantità di fumi che ostacola le evacuazioni dai centri abitati e l'uso di mezzi arei per la soppressione. L'energia sprigionata dall'incendio crea un forte movimento d'aria ascensionale che a sua volta causa repentini cambiamenti della velocità e direzione del vento nelle immediate vicinanze dell'incendio, modificando il vento locale con un flusso che spinge all'interno dell'incendio stesso. La colonna di fumo con vapore e gas di combustione sale e si spinge fino nella stratosfera questo fa si che la pioggia di faville detta red snow, cada a chilometri di distanza innescando incendi secondari. L'ultimo dato che categorizza l'incendio boschivo estremo è la presenza del raro evento detto Piro Cumulo Nembo. Il fumo e calore sale fino a 14Km di altezza destabilizzando il meteo intorno co fulmini e venti che spingono verso il basso propagando l'incendio in ogni direzione con grande intensità.

Portogallo 2017

In Europa vi sono vari programmi che tendono sulla prevenzione tra gestione della vegetazione e delle specie e sull'allarme precoce prima che l'incendio divenga Estremo, non che sul mutuo aiuto attraverso il meccanismo di protezione civile Europeo che nel 2021 è stato attivato ben 6 volte e 12 nel 2022. Il Portogallo dopo gli avvenimenti del 2017 ha fatto scuola cominciando ad impiegare il 20% delle risorse per la lotta antincendio verso la prevenzione, attuando quelli che vengono chiamati fuochi prescritti, piccoli incendi creati appositamente per ridurre il combustibile. 


Il Fuoco prescritto gestito da esperti è impiegato nelle stagioni più fresche e durante i periodi di crescita delle specie arboree. Il team di esperti è composto da agronomi forestali e pompieri dove tra i quali viene attentamente pianificata la riduzione di combustibile in concomitanza della reazione sull'ambiente attraverso l'innesco di fuochi. L'incendio di vegetazione diciamo naturale è un processo ambientale che deve essere rintegrato nel sistema. Vi sono specie arboree che necessitano del fuoco per riprodursi e questi incendi oltre a servire per alcune specie, rilasciano sostanze che favoriscono la crescita di altre e sono perfettamente integrati nell'ecosistema. 

Al contrario gli incendi che avvengono oggi a causa del riscaldamento globale distruggono ogni forma di vita in profondità nel terreno, azzerando la possibilità di ricrescita delle specie.

Fuoco Prescritto - Piemonte

In Italia vi sono alcune regioni virtuose come il Piemonte, Toscana, Sardegna, Campania e Basilicata dove è cominciata questa pratica, se pur solo come sperimentazione talvolta, comunque è servito per cominciare ad introdurre questa pratica all'interno della Nazione, che ad oggi non è regolamentata e quindi ogni regione si regola nella propria giurisdizione. La Toscana al momento è la più attiva vantando una propria scuola di addestramento dove le agenzie antincendio AIB si preparano a questa pratica ed alla lotta attiva agli incendi di vegetazione anche con il controfuoco attraverso l'attacco indiretto.

Fuoco prescritto in Sardegna riduzione di lettiera

Il fuoco prescritto è una difesa attiva del territorio riduce quello che è il combustibile della zona.  Inevitabilmente questa pratica deve essere introdotta anche a livello comunale per mitigare i potenziali effetti di un incendio boschivo in quelle aree apparentemente di nessuno vicino le città dove alla vegetazione è permesso di crescere in maniera smisurata rappresentando una forte minaccia per le persone. Questo tipo di prevenzione ci assicura un più efficace intervento delle squadre ed una  minore esposizione al rischio, lottando contro questa forza della natura.