lunedì 21 ottobre 2013

RIT - Squadre Intervento Rapido

RIT - SQUADRE D’INTERVENTO RAPIDO 
- Salvataggio e Sopravvivenza del Pompiere


"Vi prego di ricordarvi sempre di prendere la vostra professione sul serio e di non fermarsi mai nell’apprendimento e di essere ricettivi al cambiamento."
dal libro Firefighter Rescue and Survival di Richard Kolomay e Robert Hoff 
rescue and survival il libro



Le squadre d’intervento rapido RIT (Rapid Intervent Team) sono usate in molti paesi. Sono normali pompieri spiegati appositamente per il salvataggio di un pompiere e sono addestrati per farlo, essi si impiegano quando si stanno effettuando attacchi offensivi all’incendio e salvataggi di civili all’interno di una strutture coinvolta dal fuoco, in atmosfere dannose per la salute. E vengono impiegati per rimuovere o assistere un pompiere vittima.
Come nei casi di pompiere:

  •           ABBATUTO
  •           DISPERSO/MANCANTE
  •           ALLARME DI BASSA PRESSIONE


Abbattuto : Un pompiere che ha avuto un malore oppure che ha subito uno schiacciamento a seguito di un crollo ed è riverso a terra ed è in uno stato d’incoscienza o coscienza.

Disperso/Mancante: Un pompiere che manca ad un ruolo d’appello del quale non si hanno più notizie e se ne conosce soltanto l’ultima posizione.

Allarme di bassa pressione: Un pompiere che ha poca aria nel suo auto protettore SCBA (Self Contained Breathing apparatus), ed è prossimo ad esaurirla.

Ovviamente un caso non esclude l’altro.

Ci sono stai molti casi in cui pompieri sono stati trovati morti per aver smarrito l’uscita dall’edificio.
Vediamo il Link:

Per il salvataggio del pompiere la RAPIDITA’ nell’impiego di un team di ricerca è un fattore decisivo, quando si ricerca un pompiere vittima, sia per la sicurezza della squadra che interviene, sia per la riuscita delle operazioni . Potrebbero esserci altri crolli a seguito di un precedente crollo, le condizioni dell’incendio divengono più intense, l’aria della vittima sta finendo!!!

Quindi l’ RIT deve essere a  disposizione al posto di comando con le attrezzature principali in loco es. SCBA di riserva attrezzature per forzatura corde di ricerca una barella toboga etc. la STAGING AREA.

Il May Day : 
Quando si ascolta attraverso la radio una chiamata di soccorso da parte del pompiere in difficoltà o di chi trova un pompiere in difficoltà  il silenzio di tutte le altre comunicazioni è obbligatorio e la chiamata deve racchiudere:

  •          Nome
  •          Squadra
  •           l’ultima posizione conosciuta
  •           le condizioni dell’incendio in loco
  •           Aria a disposizione.
  •           Stato della vittima

E’ importante sapere che per salvare 1 pompiere vittima ci vogliono almeno 3 pompieri soccorritori.
Con lo spiegamento dell’RIT 1 si deve procedere ad un ripristino immediato di un RIT 2!!!
Anche perché il salvataggio potrebbe richiedere molto tempo e quindi cambi di personale con aria nuova e nuove forze!!!
vediamo il link:

Ci sono molte metodologie per salvare un pompiere in difficoltà sia che esso sia cosciente e collabori sia che non lo sia, attraverso l’utilizzo di normale dotazione pompieristica come ad esempio una tubazione. 
Come possiamo vedere nel link:

Il trascinamento di una vittima non cosciente può avvenire attraverso l’uso dell’autoprotettore oppure se non lo indossa perche se lo è tolto, si può procedere al trascinamento attraverso l’utilizzo di una fettuccia.
Con auto protettore vediamo il link:

Senza auto protettore vediamo il link:
https://www.youtube.com/watch?v=OiFPJddqRfc

Sopravvivenza del Pompiere


Mentre si conducono eventuali operazioni interne, tutti i vigili del fuoco devono eseguire un continuo monitoraggio per la sopravvivenza. Questo include tre semplici domande: 

Dove sono? 
Quanta aria ho? 
Come faccio a uscire? 

Se non è possibile rispondere a tutte queste domande è necessario trasmettere un Mayday senza indugio.


Il pompiere in difficoltà deve essere istruito sulle tecniche per la sopravvivenza, cominciando dalla respirazione. Mantenere l’aria facendo in modo che duri più a lungo possibile.

  •        Riducendo la comunicazione radio all’essenziale
  •        Stando fermo in locazione “sicura”
  •        Cercando di essere concentrato sulla respirazione.

Con questo si può allungare di molto la riserva della bombola dando tempo ai soccorritori di rischiare la propria vita per salvarne una sicura!!!
Io personalmente ho sperimentato con una bombola in composito da 7 litri portata fino all'allarme di bassa pressione dopo intenso sforzo fisico e la mia riserva è durata 30 min stando fermo e quasi assopito quindi da qui, possiamo dedurre che comunque può durare molto in uno scenario reale con la criticità del caso.

Vediamo il link :
https://www.youtube.com/watch?v=NezadRU2DOM

Ci sono poi metodologia di evacuazione come una breccia nel muro, uscire da una finestra calandosi con la corda di ricerca più palanchino halligan, uscendo dalla finestra su di una scala a testa in giù se le condizioni dell’incendio diventano insopportabili etc.
Vediamo il link:
https://www.youtube.com/watch?v=LGcjAdwRkZg
E’ importante che ci sia un controllo accurato da parte degli ufficiali attraverso l’utilizzo di POS. Queste devono essere di facile impiego anche partendo da una autopompa soltanto rispettando la regola Due dentro Due fuori !!!
Con l’arrivo di altri mezzi, più accessi all’incendio e la complessità totale dell’intervento, sarà necessario istituire un Comando e Controllo dell’RIT con un ufficiale responsabile del settore RIT.
Qui sotto alcune foto di un possibile addestramento per una ricerca di pompiere in difficoltà su grandi ambienti, attraverso l’uso della corda di ricerca. Ed un possibile problema di impiglio e chiamare l'RIT o risolvendolo tramite l’autodistricamento con Tecnica del Nuotatore ad esempio. 

impiglio in qualcosa...


linea di ricerca primaria
                                                                                                     
trasmissione del May Day 3 volte
auto districamento 

Nel seguire la corda di ricerca si scopre di essere impigliati si dichiara alla radio l'emergenza e si completa l'auto districamento.
Gli scenari possono essere molteplici.
Altri possibili metodi di sopravvivenza nel link di seguito:

https://www.youtube.com/watch?v=V6Ve3cZyTP8

i questo altro link vediamo un addestramento

https://www.youtube.com/watch?v=V4fv3UvKANQ

Invito i lettori ad estendere le proprie conoscenze sull'argomento, quello che vi è scritto in questo blog è puramente indicativo.
Hand book Firefighter rescue and survival.

3 commenti:

  1. Ciao ! Datosi che ormai seguo costantemente il tuo blog, (unico nel suo genere per la tecnicità e la vastità di argomenti), ti dò qualche ulteriore idea sulla questione RIT/ salvataggio di soccorritore.
    Prima di parlare di RIT, è opportuno definire quale deve essere l'unità base di lavoro, come è già stato fatto in molti paesi europei. Il ragionamento è il seguente: un pompiere per essere realmente efficace ed operare in sicurezza, non può agire da solo: da ciò si sono sviluppate due unità base "tipo" che sono attualmente impiegate in Europa ed in Usa, queste sono il binomio (2 pompieri) ed il trinomio (3 pompieri). Del binomio abbiamo già accennato in passato. Diverse motivazioni hanno condotto la maggioranza dei corpi europei ad abbandonare il trinomio e quindi con molta probabilità in futuro si avranno soltanto binomi, più flessibili da gestire. Una volta stabilita l'unità di base "binomio" si fa in modo che tutte le manovre (standimento di una linea, forzamento di una porta, ricerca e soccorso di una persona, ecc...) possano essere realizzate da questa coppia di pompieri.
    Un binomio -> una azione ; se ci sono più azioni da compiere in contemporanea queste vanno realizzate da più binomi che lavorino in sincronia.
    E ora siamo al RIT: definito il concetto di binomio è ovvio che uno di questi dovrà fare funzione di RIT, con la preparazione e l'attrezzatura necessaria. Datosi che si parla di salvataggio di soccorritore, ha senso distinguere 2 casi:
    1) Soccorso di uno solo dei due uomini nel binomio
    2) Salvataggio di un binomio in difficoltà
    Nel primo caso è bene vedere se il problema sorto è risolvibile all'interno del binomio da parte del 2° uomo (e per questo è opportuno studiare i problemi che possono sorgere e come risolverli prima di lanciare il mayday), oppure se occorre far intervenire il RIT (2 uomini+ il 2° uomo del binomio= 3 pompieri per 1 infortunato, i conti tornano :)). Se invece si tratta di salvare un intero binomio, un solo RIT non sarà sufficiente ed occorrerà molto più personale (almeno 3 binomi RIT per un binomio in difficoltà) .
    Una precisazione deve essere fatta sul materiale di base per i binomi (tutti, non solo binomi RIT) . Dal momento che vi sono più binomi impegnati in una struttura, ogni pompiere dovrebbe essere equipaggiato con opportuna attrezzatura di sicurezza, in particolar modo:
    - dispositivi di segnalazione di tipo uomo-morto, da attivare all'ingresso della stuttura e con chiave di riarmo da lasciare su una apposita tabella dove segnare l'ora di entrata del binomio nell'edificio.
    - collegamento di sicurezza personale, stile Autoroll Courant, in modo da essere correttamente attaccati alla linea guida.

    Spero di averti fornito qualche buona informazione
    A presto, Federico

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  2. Ciao Federico!!! spettavo il tuo intervento così ci sentiamo e sopratutto non mi sento un alieno!! ;))
    Grazie dei tuoi interventi rendi il blogg più completo, facciamo un bel lavoro di squadra, proprio da pompieri!!!!
    Non mi dilungo molto nei concetti lancio le freccette giuste tipo due dentro due fuori così capiranno che si deve lavorare in coppia sempre!!!
    Del dispositivo PASS ed ECB nel parlo nel mio video linkato cosi' scrivo un po meno :ppp volevo mettere anche i tipi di spiegamento ma poi di rimanere attaccato al computer non mi và!!!! ;))
    Dico sempre di approfondire....questa è solo una conoscenza dell'argomento che và assolutamente approfondito!!!
    Se posso chiederti la tua mail così da scriverci al bisogno!!
    La mia è riccardogarofalo79@gmail.com



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  3. Ciao Riccardo! Fa piacere anche a me sentirti! Da un lato è normale che ti senta un alieno, in quanto i concetti da te espressi sono pressocchè sconosciuti in Italia, di conseguenza è normale che vi siano poche persone con cui parlarne. Ma almeno tu puoi incominciare a diffonderli tra i tuoi colleghi, perchè è bene che le nuove tecniche comincino a diffondersi e ad essere messe in atto.
    Puoi scrivermi a F88.flashover@gmail.com , sempre disponibile ad aiutarti per quello che so sui vari argomenti.

    Ciao, Federico

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