domenica 2 agosto 2020

Lancia Smooth bore vs DMR

Lancia smooth bore 

Sono molte le ragioni che mi hanno spinto a propendere per la lancia smooth bore contro l'uso della DMR, però prima di spiegarvi cosa ha cambiato questo mio modo di pensare, vorrei dirvi che io sono un profondo sostenitore della tecnica 3D di Mett Rosander ed Crister Giselson di raffreddamento dei gas caldi che si stratificano al soffitto e che se non raffreddati si auto-accendono irraggiando il materiale circostante fino al raggiungimento del flashover, invece attraverso l'inserimento di particelle d'acqua di 0.3mm all'interno dei gas mitiga l'effetto. Ma questa tecnica sviluppata negli anni 80 forse e secondo me, oggi 40 anni dopo non è più sufficiente....
Nelle motivazioni elencate sotto troveremo che è più utile operare con getti pieni, non solo per raffreddare i gas ma per operare su delle vere e proprie possibili situazioni, quindi trovo inutile dover dannarmi nel racimolare Bar di performance per le DMR a destra e sinistra tra tubi, pompa e strozzature se poi non ho, passatemi il termine,  "bisogno" di goccioline di 0.3 mm.
Per quanto riguarda il raffreddamento del gas super caldi di combustione con getto solido vi invito a leggere il mio precedente post ( vedi https://vvf-flashover-garofalo.blogspot.com/2020/02/ ) quindi possiamo ovviare attraverso l'impiego di una diversa tecnica il raffreddamento ed ottenere lo stesso risultato. Inoltre il getto pieno ci aiuta con la combustione dei nuovi materiali al soffitto e pareti.
Vi ho parlato nei post precedenti del cambio dei materiali di costruzione e l'isolamento dall'esterno che questi nuovi materiali offrono e delle condizioni di HOT WALL (vedi https://vvf-flashover-garofalo.blogspot.com/2019/09/ventilare-le-condizioni-di-hot-wall.html). In queste condizioni anche raffreddando i gas super caldi con un ottimo attacco 3D con le giuste gocce etc, non avremo l'effetto desiderato, il calore assorbito da soffitto e pareti ci irraggia nuovamente i gas che stiamo tentando di raffreddare...ed in questo particolare caso non stiamo facendo nulla di efficace per opporci a tale evento fisico che ci condurrà all'evento ostile del fuoco, flashover. Purtroppo la statistica gioca a nostro sfavore perchè quando interveniamo in un ambiente sappiamo poco o nulla sui materiali con i quale è stato costruito, infatti la tecnica di raffreddamento dei gas 3D attraverso le DMR a 7 bar 100 L/min è ottima nell'ambiente di addestramento CFBT (unità FDS) un ambiente controllato con combustibile stimato.
Differente sarà in un ambiente che non conosciamo con un diverso stage di combustione e carico d'incendio e soprattutto del quale non conosciamo i potenziali cambi improvvisi come collassi strutturali o di vetri delle finestre che cambieranno l'ambiente ed il fuoco.
Dove i materiali di costruzione vanno raffreddati per rallentarne il possibile collasso o dove il collasso di una grande vetrata mi fornisce grandi quantità di ossigeno all'interno, un rilascio veloce di grandi quantità d'acqua sarebbe importante in termini di efficacia/sopravvivenza, immaginate di dover giocare col selettore di porta delle DMR per passare da una portata bassa ad alta mentre stiamo operando nei gas ed avviene un cambio improvviso di potenza del fuoco in MW. 
Sempre nei materiali di costruzione ho trovato un altro fattore importante e cioè che alcuni materiale che normalmente non dovrebbero partecipare alla combustione, se esposti ad una certa temperatura possono cominciare il processo di pirolisi è il caso dei pannelli simile al cartone gesso ma al suo interno vi è del materiale che aiuta la perfomance energetica dell'abitazione, i gas combustibili escono attraverso il gesso,  anche i questo caso se non raffreddiamo i pannelli essi continueranno ad emettere i gas di pirolisi.

Pannelli gesso vecchio e nuovo a confronto durante la combustione - fonte euro firefighter 2, pag 118

Nella possibilità di collasso strutturale invece abbiamo i soppalchi in legno o capriate di tetti o travi di solai, specie in lightweight costruction che abbiamo già visto nel precedente post (vedi https://vvf-flashover-garofalo.blogspot.com/2020/02/i-nuovi-ambienti-richiedono-nuove.html?m=1)....

Se non fosse uno dei casi sopra potrei dirvi che un raffreddamento dei gas attraverso il 3D sarebbe giusto ma ricordiamo che sempre nello stage di pre-flashover, dove raramente riesco ad intervenire, la maggior parte dei nostri interventi avviene in pieno coinvolgimento dell'ambiente o in condizioni di sottoventilazione dove il calore è moltissimo e ritarda la nostra entrata e nel caso di collassi di vetri o aperture di porte avremo dei flashover indotti se non dei backdraft.

Se parliamo inoltre di avere un getto frazionato invece che piano durante un attacco interno per un miglio raffreddamento delle superfici, un getto del genere ha meno distanza rispetto al getto solido e richiede un nostro avvicinamento alla sorgente con l'assorbimento dell'energia da parte dell'indumento protettivo ed il conseguente deterioramento, per non parlare della quantità di vapore prodotto, secondo LEYMAN dove i getti frazionati assorbono molto calore superficiale generando vapore che a sua volta soffoca l'incendio, ma il tutto fuori dal compartimento coinvolto raccomandava Layman. Posso dirvi che usando una lancia DMR potremmo selezionare per errore un getto largo frazionato che colpisce pareti e soffitto e pavimento con effetto catastrofico in termini di vapore.
Cosa che non accadrebbe con un unico getto solido fornito dalle lance Smooth bore il getto solido si infrangerà contro la parete in un unico punto a sua volta le particelle create colpiranno altre parti creando vapore decisamente in minor quantità dato che colpisce un lato soltanto dove erroneamente è stato puntato, parlando sempre di apertura errata.
Il getto pieno della lancia DMR è un getto dritto, ma infranto, non solido come le smooth bore e quando giriamo la ghiera questo getto infranto da dritto diviene largo e pensiamo che lo schermo creato sia una protezione, uno scudo.....ma  invece stiamo spingendo, si proprio così, spingendo via !!!
Una lancia DMR spinge l'aria meglio di un motoventilatore quindi in luoghi cechi questa spinta trova resistenza e ci torna contro, o se posizionata in maniera errata a causa della scarsa visibilità, con il fuoco alle spalle, potrebbe aspirare le fiamme verso l'operatore, oppure spingere verso zone indesiderate e questo non vuol dire risolvere il problema vuol dire che lo sto mandando da un'altra parte.! Magari verso i colleghi o verso i civili.
La mia protezione e dei civili sarà quando metterò acqua direttamente nel combustibile...!
Finché un'adeguata portata d'acqua non  raggiungerà il combustibile solido, l'incendio continuerà a produrre fumo e calore.
Effettuando l'attacco pulsing raffreddo il fumo e spingo poco ma non raffreddo il combustibile che richiede un mio avvicinamento, invece ruotando fronte a noi un getto solido della smooth bore raffredderò il fumo quando lo infrango sul soffitto e comincerò ad immettere acqua sul solido combustibile quando scendo, il tutto da debita distanza.
Se ho chiaro dove sia il fuoco, questo attacco perturberà l'ambiente con il crollo del piano neutro la visibilità scenderà e tutto con l'operatore all'esterno del compartimento!
Nel caso in cui non ho chiaro dove è il fuoco e c'è troppo fumo...penso sarà il caso di richiedere una ventilazione dall'esterno, per elevare il piano neutro ed addoperarmi nel medesimo modo.
Se usassi invece per mettere acqua sul solido combustibile una tipologia di attacco pulsing pensiling esso richiederebbe continui cambi di getto tra la lotta al gas ed al solido...non vi nego che quando insegno questa tecnica, osservo molte volte, l'impaccio che crea questo tipo di attacco, ma con la pratica si risolve un po il problema.
La cosa più rapidità e praticità sarà cambiare tipologia di rilascio dell'acqua usando un unico getto che ruotare come nelle DMR ghiere di forma del getto e di portata ed ovviamente tipo di attacco.
Come altro fattore di scelta è l'ovvia pressione d'esercizio.
Il cruciale problema delle DMR è che lavorano a pressioni troppo alte, basta un tubo da 45mm di troppo che ci altera la pressione alla lancia con conseguente diminuizione della portata di acqua.
Le lance smooth bore soffrono pochissimo questo problema anche perché lavorano a bassissime pressioni offrendo altissime portata superiori alle DMR. Inoltre cambiando semplicemente bocchello si aumenta la portata ovviamente a discapito della lunghezza del getto.

Bocchelli diversi per diverse portate

In una simulazione durante delle prove di alcune lance tra cui una smooth bore, ho potuto far osservare la differenza di lunghezza di getto e portata tra la smooth bore e la DMR alla medesima pressione a molti miei colleghi. Oggi in italia le smooth bore vengono erroneamente impiegate soltanto per l'applicazione del CAFS, quando avrebbero un larghissimo mondo applicativo nella quotidiana lotta antincendio.
Specialmente nei piani alti dove le perdite di carico sono notevoli, nella foto sotto siamo al settimo piano di un castello di manovra con una tubazione tipo per la DMR e cioè pochissimi 45 mm alla tubazione come si nota, ad una pressione bassissima parliamo di 3 bar nettamente inferiore alla pressione d'esercizio di 6 bar delle DMR, si hanno 360 litri minuto.

prova con lancia smooth bore a 3 bar 360 Litri al minuto

Quanto detto sopra viene supportato in  molti testi e ne trovo riscontro tra i differenti paesi, vi riporto sotto una tabella estratta dal libro Euro firefoghter 2 dove si ha l'assorbimento in MW di un determinato incendio da parte di alcune Lance DMR - smooth bore - e naspi ad alta pressione:

Portata critica minima per ottenere la soppressione di un HHR di 2.46 MW 

Come si vede dalla tabella le lance smooth bore sono un validissimo strumento per la lotta agli incendi di oggi!

La manutenzione è di gran lunga minore sulle smooth bore, per ultimo aspetto ma non meno importante i detriti che potrebbero entrare in lancia come anche ghiaccio, nelle smooth bore sono facilmente risolvibili.


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