mercoledì 1 aprile 2020

CFBT - INCENDI PROGRESSIVI

Interstate bank fire 1988


Nel CFBT molto raramente sentirete parlare degli incendi progressivi, sono poco conosciuti perchè se ne conoscono pochi casi, ma quello di cui vi parlerò è un comportamento del fuoco che comunque potrebbe accadere.
Si tratta d'incendi violenti con grande massa che necessitano di grandi quantità di portata alle lance.
Sono incendi fuori controllo, e si propagano con grande energia.
Ne abbiamo riscontato la loro energia nei seguenti incendi:


  • INTERSTATE BANK FIRE 1988 - LOS ANGELES
  • CHURCHILL PLAZA FIRE 1991 - BASIGSTOKE
  • WEST WASHINGTON FIRE 2004 - CHICAGO
  • TELASTAR HOUSE FIRE 2003 - LONDRA 

Gli incendi di compartimento controllati dal combustibile sotto i 300 mq proseguono verso il flashover e bruciano tutto quello che è al suo interno in una sola volta.
Mentre gli incendi progressivi anche detti incendi di migrazione avvengono in compartimenti superiori ai 300 mq.

Infatti sono avvenuti tutti in ambienti molto ampi come open space di uffici, si è stimato che bruciano circa 22 mq al minuto con venti moderati ma con condizioni di vento forte aumentano la loro potenza.


  • INTERSTATE BANK FIRE1988 - LOS ANGELES           25 mq/min
  • CHURCHILL PLAZA FIRE 1991 - BASIGSTOKE          16 mq/min
  • WEST WASHINGTON FIRE 2004 - CHICAGO               N.D.
  • TELASTAR HOUSE FIRE 2003 - LONDRA                     25 mq/min

Questi incendi hanno un fronte ed un retro, un fronte che pirolizza ed un retro che è in decadimento, inoltre il decadimento viene raggiunto quando il 70% del nucleo centrale che raggiunge i 1200°C è stato consumato.
Sulla struttura ha gravissimi effetti perchè la espone più volte ad altissime temperature.

progressione del'incendio

Il cambio improvviso del flusso d'aria dal collasso delle vetrate potrebbe far cambiare il percorso all'incendio, attaccarlo con adeguate quantità d'acqua e più tubazioni di copertura renderà le operazioni più sicure.
Il personale sarà soggetto a stress termico, occorrono cambi continui e zone di riabilitazione del personale.

altre info su link :

https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S2352012415000582

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