Generalmente gli incendi di vegetazione, una volta che hanno inizio, continuano il loro percorso e non sono comparabili con altre tipologie d'incendio.
Molti fattori influenzano la continuità degli incendi di vegetazione, i più importanti sono il combustibile, condizioni meteo e la topografia.
Il combustibile
Il combustibile è suddiviso in aereo come le fronde ed i rami anche alberi morti. poi abbiamo combustibile di superficie con vegetazione bassa, foglie cadute, erba e tronchi. Invece quello di sotto superfice è composto da pattume e radici.
Il Meteo
Il meteo ha un forte impatto sugli incendi di vegetazione specialmente il vento, temperatura atmosferica e l'umidità dell'aria. Il vento in particolare, che sbatte sul fianco di una montagna o soffia sulle pianure acquista potenza rendendo veramente intensa la combustione.
La Topografia
La configurazione del terreno può rallentare o velocizzare il comportamento del fuoco. Un terreno in salita velocizza la combustione dando sempre continuità di combustibile che pirolizza per il calore e poi brucia. D'altro impatto la combustione in discesa che rallenta il fuoco.
Per rendere più efficaci le operazioni di spegnimento è importante conoscere la composizione di un incendio di vegetazione in modo da impartire ordini chiari a tutti.
Origini: Area dove l'incendio ha avuto inizio, è molto importante proteggere questo punto potrebbe avere evidenti fonti investigative.
Testa o Fronte: La parte dove c'è la sua maggiore propagazione e dove generalmente soffia il vento.
Dita: Propagazioni strette che si staccano dal corpo principale del fuoco e possono formare altri fronti.
Perimetro: Tutti i confini del fuoco e la parte bruciata detta anche bordo.
Coda: La parte opposta al fronte, questa solitamente brucia con meno intensità.
Fianco: Bordo che brucia al fianco del corpo principale del fuoco, i due fianchi sono separati dalla testa e dalla coda. Sono generalmente identificati come fianco destro e sinistro.
Isola: Area non bruciata all'interno del perimetro di fuoco.
Incendio a Chiazze: Nuovi incendi innescati a causa delle faville che vengono portate in su dalla convezione e poi spinte in avanti dal vento. Gli uomini potrebbero essere presi in trappola in mezzo ai due fuochi.
Fuoriuscita: E' l'incendio che esce da una barriera, che essa possa essere naturale come rocce oppure no, come una strada od una linea di sbarramento fatta appunto per fermare il fuoco (attacco indiretto seguirà post).
Verde e Nero: sono le due aree, una che deve ancora bruciare, la verde ed l'altra che è già bruciata, la nera. Quest'ultima è un sicuro punto da dove attaccare o mettersi al sicuro, ma può essere scomoda essendo calda e fumosa.
Come accennato sopra, abbiamo tipologie diverse d'incendio di vegetazione, perché vi sono vari combustibili a diverse quote nella vegetazione ed ognuna ha le sue problematiche riguardo l'estinzione.
Aerea: Tutto il combustibile che fisicamente è separato dal terreno, l'aria qui circola liberamente e ne causa una rapida combustione.
Di Superficie: Tutta la vegetazione che si trova in superficie come erba, tronchi morti, sterpaglie, aghi di pino etc. questi ultimi s'incendiano molto facilmente.
Sotto superficie: Tutto il materiale sottostante la superficie come le radici ed il materiale organico decomposto che ha creato uno strato sottostante la superficie, esso difficilmente brucia, ma una volta accesosi è difficile da spegnere.
La tipologia di vegetazione brucia diversamente da luogo in luogo ed i vari comandi devono essere consapevoli della tipologia d'incendio che può presentarsi nel proprio territorio di competenza.
Segue video 360 del NIST di un incendio di boscaglia.
NIST incendio 360* di una foresta
Altri fattori che influenzano l'incendio di vegetazione sono i seguenti :
Dimensione del combustibile, compattezza, continuità, volume, temperatura, umidità ed posizione.
Nessun commento:
Posta un commento