Incendi in edifici alti.
Costruzioni sempre più alte con
diverse geometrie che ospitano abitazioni private, uffici, centri commerciali
ed in caso d’incendio un forte stress termico per gli operatori con dei flashover
ad alto rilascio di calore dato dai venti in quota che lo alimentano, rendono
la lotta all’incendio in questa tipologia di edifici, sempre più ardua e
complessa.
In molti casi ci sono voluti
giorni per estinguere l’incendio ed in alcuni casi si sono persi pompieri e
l’intero edificio.
Madrid _ Windsor Tower |
Casi storici
1. Windsor Tower Madrid – Spagna
2.
Telstar House Londra - Inghilterra
In entrambi gli incendi le
portate basse hanno reso l’incendio incontrollabile e nel caso di Madrid è
stato perso l’intero edificio.
Le notizie relative agli incendi
si possono trovare su internet nei siti indicati:
Windsor tower Madrid segue documentazione in lingua originale:
https://911research.wtc7.net/wtc/analysis/compare/windsor.html
filmato video :
Telstar house Londra segue documentazione in lingua originale :
http://www.highrisefirefighting.co.uk/cstelstar.html
Windsor tower Madrid segue documentazione in lingua originale:
https://911research.wtc7.net/wtc/analysis/compare/windsor.html
filmato video :
Telstar house Londra segue documentazione in lingua originale :
http://www.highrisefirefighting.co.uk/cstelstar.html
I pompieri secondo come riferito non avevano familiarità con il layout dell'edificio;
·
Nessuna planimetria reperibile sulla costruzione
a disposizione per assistere le operazioni;
·
Il carico d’incendio era molto pesanti nei piani di 1.000 mq, dove erano presenti uffici;
·
Pressione e portate inadeguate sulla prima tubazione d’attacco;
·
Tecniche
di lancia inappropriate
usate contro il fuoco e nella pesante
sospensione dei gas super caldi;
·
Ci sono stati vuoti
e lacune dove il
fuoco era in grado di diffondersi
in alto nei piani, in particolare all'interno
della cinta muraria.
In questi due incendi si è appreso da parte dei rispettivi paesi,
che molteplici sono state le cose che sono andate male:
·
Poco personale
·
Senza una procedura standard
·
Errata comunicazione (sia
umana che fallimento della
tecnologia)
·
Non si sono chiamati i rinforzi subito (superficialità)
·
Portate basse
·
Vento esterno e dinamiche dell’aria nella
costruzione
Il Flashover in
edifici alti
Visto il comportamento del fuoco nei compartimenti e visto
il progresso rapido del fuoco Flashover, dobbiamo ora entrare nel dettaglio ed
introdurre eventuali effetti del fuoco influenzato dal vento (WIND DRIVE FIRE) che si trova in
quota negli edifici alti.
Il PRF Flashover
in edifici alti è molto più violento e ad alto rilascio di calore a causa dei
venti in quota con il conseguente aumento della radiazione che sviluppa HHR (high heat relase), come
per esempio quando soffiamo su di un barbecue, per intenderci, ed si ha una
rapida propagazione in pochi minuti, si stima che un incendio alimentato da
forti venti raddoppi di dimensione ogni 90 secondi. Questo comporta un aumento
delle portate antincendio, per far si, che il pompiere abbia una forza tale per
trattare i mq d’incendio in rapida diffusione e contrastare anche il forte
irraggiamento creato.
Introduciamo quindi la Portata Critica di Flusso.
Introduciamo quindi la Portata Critica di Flusso.
Portata
Critica di Flusso.
In molti paesi vi è una portata minima di flusso che
garantisce una certa protezione agli operatori. Essa è stata calcolata sulla
base di studi è prove, ed è regolamentata da norme ben definite.
Cito alcuni esempi:
NFA portata di flusso 133
galloni/min (500 litri/min)
Portata di flusso Tattico
(Metrica) 120
galloni/min (450 litri/min)
IOWA Portata di flusso 64 galloni/min (242 litri/min)
Sardqvist
200 galloni/min(750
litri/min)
Questo è stato stabilito su di
un incendio di 75mq nel massimo potere radiante. (fonte Euro Firefighter Paul
Grimwood)
Qui di seguito due punti chiave della NFPA 1710 degli USA una delle tante
legiferazioni sul’argomento.
Questa dice che:
·
Stabilire un approvvigionamento idrico
per almeno 30 minuti di 1,480 litri/min.
·
Stabilire due linee di tubazioni una di
attacco ed una di copertura sostenute da due operatori ciascuna e di portata almeno
di 370 litri/min minimo l’una, ideale di 570 litri/min l’una, alimentate
entrambe.
Con questo si è creata una
tubazione ideale per avere una portata di flusso che ci permetta l’estinzione e
la sicurezza degli operatori.
Per calcolare quanta portata occorre
per i metri quadrati d’incendio effettivi, ci sono delle formule che sono state
usate per le norme citate sopra.
NFPA Formula 0.16 galloni/min per sq
ft di fuoco Più una tubazione secondaria di copertura (USA)
Dunn
(FDNY) 0.12 galloni/min per sq ft di fuoco Più una tubazione secondaria di
copertura
Grimwood 0.10 a 0.15 galloni/min per sq ft di
fuoco Più una tubazione secondaria di
copertura (LFB)
Sardqvist 0.3
galloni/min per sq ft di fuoco
Non correlato al numero di
tubazioni (Svezia)
Detto ciò, dobbiamo
interfacciare i parametri e cioè i flashover violenti e i mq coinvolti.
Quindi aumentare le portate al
di sopra dei requisiti minimi è vitale per la riuscita delle operazioni.
A tale proposito dobbiamo
realizzare tubazioni ideali che possano fornire una portate di almeno 500 litri/min ed oltre se
possibile, ma l’altezza dell’edificio e la tecnologia delle lance giocano un
fattore chiave sulla pressione per realizzare tali portate.
L’FDNY ha risolto con un a
procedura per l’operatore alla pompa che deve fornire una pressione specifica a
seconda del piano coinvolto.
Piani
Pressione della pompa Pressione della
pompa
1-10 10
bar
150 psi
11-20 13.5
bar
200 psi
21-30 17
bar
250 psi
31-40 20
bar
300 psi
41-50 24
bar
350 psi
51-60 27 bar
Pressioni della pompa secondo il
piano coinvolto FDNY.
Questo fa si che ai piani
specifici con colonna di carico da 150 mm arrivino tra i 2 – 3 bar, quanto
serve alle lance smooth bore di fornire
alte portate come in tabella.
22 mm 7/8 pollice 2 bar (30 psi) 472 litri/min (125 galloni/min)
24 mm 15/16
pollice 2 bar (30
psi) 540
litri/min (143 galloni/min)
25 mm 1
pollice 2 bar (30 psi) 616 litri/min (163 galloni/min)
28 mm 1 1/8
pollice 2 bar (30
psi) 778 litri/min (206 galloni/min)
32 mm 1 1/4 pollice 2 bar (30 psi) 960 litri/min (254 galloni/min)
Fonte - Euro firefighter di Paul Grimwood
Lancia smooth bore a 3 bar Lancia Fogfighter con emergenza
a 3-4bar
Nel caso delle lance
convenzionali adottate dal corpo nazionale come le lance UNI 45 e UNI
70 esse fornirebbero nel caso della prima e poi della seconda alla medesima
pressione di 2 – 3 bar una portata di 135 - 250 litri/min si dovrebbero creare
linee multiple con ognuna almeno due operatori, per eguagliare la stessa
portata di una lancia citata in precedenza. Quindi l’utilizzo delle lance smooth bore oppure fogfighter con cursore di portata
di emergenza a 3-4 bar è vitale per la riuscita delle operazioni.
Il
Vice Capo Vincent Dunn, un veterano del New York City Fire Department (FDNY) suggerisce
che 1.134 litri/min (linea da 63mm con lancia da 32 mm) tratteranno
una superficie di 232 mq di fuoco.
Due linee per contrastare potere di radiazione termica e attaccare il cuore del fuoco |
Il Fenomeno Wind driven fire è uno dei fenomeni più pericolosi che un pompiere potrebbe incontrare durante la sua carriera. Potrebbe sopraffare una squadra che viene colta inaspettatamente. Bisogna essere addestrati per tale esperienza ed equipaggaiti, apettarsi tale fenomeno ed avere un piano di arretramento della tubazione.
Negli edifici alti possiamo trovare superfici di dimensioni ben
più ampie, come open space che ospitano uffici o centri commerciali quindi
occorrerà creare più linee ed avere più personale.
Per quanto riguarda il sistema italiano di lotta antincedio in edifici alti ai me abbiamo un gravissimo gap tecnologico sulle pompe utilizzate negli APS e le lance in dotazione al corpo nazionale. Il problema delle lance è stato rappresentato sopra e le pompe delle APS in media pressione al massimo possono spingere fino a 10 bar quindi ci sono tutta una serie di problematiche a causa delle perdite di carico che tra l'altezza dell'edificio e le tubazioni stese andrà e prendere una parte della potenza dell'APS che spinge nella colonna di carico restando ben poco per le lance e quindi poca portata, poco potere al pompiere.
HHR - High Heat Released - potere dell'incendio
L/min Litri al Minuto - potere del pompiere
Quindi a voi le conclusioni !!!
Altre info sul seguente link http://www.highrisefirefighting.co.uk/
Altre info sul seguente link http://www.highrisefirefighting.co.uk/
Ciao Riccardo! Un eccellente articolo come al solito!
RispondiEliminaTra i casi storici puoi aggiungere:
- One Meridian Plaza fire, Philadelphia 1991, 3 FF morti ed incendio incontrollabile a causa della mancanza d'acqua alla lancia.
- Edificio Joelma a San Paolo in Brasile, 1974, particolarmente drammatico.
- First Interstate Tower fire, Los Angeles 1988, incendio ben attaccato da subito, con impiego massiccio di personale, e per questo circoscritto con perdite limitate.
Ciao, Federico
Ciao Riccardo, mi accodo per una considerazione su APS e APB.
RispondiEliminaA livello di Corpo Nazionale non sarebbe male rivedere le caratteristiche di questi mezzi in base anche alla loro dislocazione sul territorio, oltre che alle tipologie più frequenti di scenari in cui sono utilizzate.
Per trovarsi quindi ad operare con mezzi idonei al territorio che si presiede.
Articolo interessantissimo!
Ciao e grazie
Alessio
Ciao Ale felice di conoscerti e ti ringrazio per essere intervenuto nel mio blogg.
EliminaSono di comune accordo con te sull'avere mezzi appropriati alla tipologia del territorio, es se ho capito bene un APS 4x4 sarebbe ottimo in ambiente montano ho avere un'autoscala se si possiedono edifici alti, e botti se la rete idrica cittadina è scarsa d'idranti, ovviamente tutto quest andra' a sopperire quello che ci occorre in un intervento e farà la differenza se si ha a portata subito o deve arrivare da chi sà dove !!!
Riccardo
Sono Alessio che ti aveva contattato via mail, il volontario di Trento in attesa di trasferimento.
EliminaQuindi sapendo dove vivo capisci bene cosa dico quando parlo di "mezzo adatto al territorio", secondo me sarebbe cosa fattibile, naturalmente si dovrebbero rivedere capitolati, ecc. con un conseguente aumento di costi.
Ce ne sarebbe un bel pò da discutere.
Ciao
Alessio
Ciao Ale
RispondiEliminaSono sempre disponibile alla discussione
un saluto
Riccardo
Rieccomi!
EliminaIo penso che non sarebbe impossibile trovare il giusto equilibrio nella scelta dei mezzi operativi, si potrebbero seguire sicuramente 2 strade:
1.Dare l'indipendenza nell'acquisto alle Direzioni Regionali in accordo sulle necessità dei vari comandi di cui sono composte;
2.Suddividere il territorio in fasce/macroregioni all'interno delle quali andare ad individuare le peculiarità e di conseguenza operare delle scelte sui mezzi più adatti.
La prima sarebbe sicuramente la più gestibile, ripeto che ci sarebbero da rivedere dei capitolati, ma con delle commissioni composte da personale dei vari comandi credo si potrebbe fare.
Cosa ne pensi?
Ciao
Alessio
Secondo me la prima sarebbe la scelta operativa più plausibile senza suddividere ulteriormente.
Eliminai comandi dovrebbero diventare - brigate e i distaccamenti - compagnie le regioni reggimenti....
tutti forniti di personale e mezzi adeguati al territorio da coprire es presenza di terreno misto gente operativa in servizio in quel determinato posto solo come SAF esempio, oppure c'è il mare SA pronti sulle moto barche o provvisti di moto d'acqua. Così si è veramente proti, solo se si hanno incarichi e mezzi specifici al posto da presiedere non come ora che cambi vestizione a seconda dell'intervento cosi si è pronti e professionisti.
Ci vogliono incarichi come nell'esercito mansioni specifiche esempio fai il corso base e poi alla scuola con l'incarico che ti è toccato esempio esecutore TPSS al top pero, fai solo quello per tre mesi !!!
questa sarebbe la mia UTOPIA!!!