Per anni si sono considerati i fumi come effetti collaterali della
combustione senza valorizzarne il grande pericolo che nascondono rispetto
all'incendio vero e proprio, finalmente oggi si è compreso che il loro controllo è una necessità
tattica. A tal proposito vorrei ricordare i cinque pericoli del
FUMO:
1 Mobile
2 Opaco
3 Tossico
4 Caldo
5 Infiammabile
Con questo dobbiamo essere convinti che la ventilazione deve essere presa
in considerazione, SEMPRE!
Partendo dal presupposto che la ventilazione è parte integrante
dell'estinzione di incendi di struttura, noi non dobbiamo pensare se
ventileremo o no, ma quando lo faremo ed in che modo.
Inevitabilmente creeremo accessi al fuco per realizzarne la
soppressione e già lo stiamo facendo, ma......lo stiamo facendo in maniera
corretta?
Cosa succederà ora? i miei uomini sono al sicuro??.....Io sono al sicuro???
In questo articolo vorrei dare un piccolo contributo e consegnarvi degli
imput che dovrete per forza approfondire e sopra tutto vi dovrete addestrare
come squadra nella realizzazione di questo compito primario.
Conoscere i progressi rapidi del fuoco e quindi lo stadio di sviluppo
dell'incendio vi aiuterà a fare la scelta giusta, e sopratutto dovrà essere
fatto sotto quattro regole principali.
1. Partire dall'ANTIVENTILAZIONE!!!
Cioè scegliere di NON dare aria all'incendio, se questo è possibile,
chiudendo/accostando una porta ad esempio, ci darà tempo, sia per realizzare la
tubazione, sia per la soppressione, lo sviluppo dell'incendio sarà più lento .
A tal proposito vorrei citarvi una fra se trovata in un libro del 1942 “corso
di istruzione per Vigile del Fuoco” dove si asserisce quanto segue:
Nei riguardi dello spegnimento si rileva avanti a tutto l’opportunità di non
areare i locali incendiati prima che siano stati predisposti mezzi idonei….
Ministero dell’interno
Direzione generale dei servizi antincendi
^nno 1942 -xx
Ed ancora London fire Brigade 1938:
Ventilare deve essere di una durata
corretta, l'aria non deve essere incoraggiata a fluire nell'edificio finché non
vi è una tubazione pronta con acqua sufficiente.
Chief Aylmer Firebrace CBE
LFB 1938
In un incendio dove ci sono molte aperture avremo uno sviluppo
incontrollato fino al flashover con grande rilascio di calore e quindi una
rapida propagazione ad altri ambienti esso si muoverà nella direzione di
entrata - uscita del vento in una corrente d’aria detta punto- punto.
2. Ventilare per la VITA.
Le aperture fatte sotto questa circostanza sono quelle per offrire ad
occupanti all'interno, l'aria. Il piano neutro cioè l'interfaccia tra il fumo
caldo e l'aria fresca si alzerà, offrendo al piano del pavimento aria per le
vittime e visibilità per la ricerca. Inevitabilmente l'intensità del fuoco
aumenterà. Può essere utilizzata in cima alle scale per pulire il vano dai
fumi, garantendo l'esodo senza panico e vittime oppure nelle stanze dove si
effettua una ricerca dall'esterno (VES ventilatione enter and search) avendo
l'accortezza di chiudere la porta del locale perlustrato evitando ventilazione
parassite verso di voi.
VES Ventilatione Enter and Search : spendere massimo 30 secondi nella
stanza, dipende poi dallo status di occupante riportato ,farlo sempre in
concomitanza col piano del ufficiale in capo, chiudere la porta della stanza
che si sta perlustrando.
3. Ventilare per il FUOCO
Se il fuoco non ha sbocchi perché non abbiamo creato aperture, oppure non
vi possono essere create. Il calore ed il fumo ed il vapore acqueo creato dalla
squadra d'attacco costringerà gli operatori a condizioni di lavoro proibitive
e soprattutto il fumo si accumulerà in altri locali propagando l'incendio. Realizzare
la ventilazione in questa condizione darà il suo contributo tattico. Se questa
ventilazione verrà effettuata al piano del fuoco bisogna prendere in considerazione
la direzione del vento che non deve ovviamente andare verso l'apertura creata,
a tal proposito la squadra d'attacco può ovviare al problema accostando la
porta dietro di se limitando le correnti punto-punto ma dipende dalla sua
velocità anche usando un motoventilatore in VPP- Ventilazione Pressione
Positiva. D’altro canto se la ventilazione verrà realizzata sopra il fuoco non
avrà nessun effetto collaterale, soltanto un aumento dell’intensità
dell’incendio.
4. Ventilare per la SICUREZZA
Le aperture fatte sotto questa circostanza sono molteplici ad esempio
rilasciare i gas in condizioni di backdraft o per aumentare la visibilità e la
ricerca del fuoco, per evitare condizioni di fire gas ignition. In questa
circostanza non avrò problemi per lo status di occupante quindi possiamo
dedicare ogni sforzo nella realizzazione di un ambiente più sicuro.
Quando possiamo ventilare???
La risposta come vedete è….. sempre…… ma come dicevo prima il problema è di
farlo ad un certo punto dell’intervento e non prima che:
1. I pompieri a terra e
sull’autoscala siano protetti da una tubazione.
2.
Non aprire porte sulle scale dove al disopra vi siano occupanti o pompieri
che potrebbero essere vulnerabili.
3.
Non ventilare dove si possono creare problemi di esposizione finche una
tubazione è posta a protezione.
4. Considerare la
direzione del vento.
Difendersi da ventilazioni impreviste.
Questo tipo di ventilazione
può giocare brutti scherzi ai pompieri all’interno mentre stanno effettuando
l‘attacco. Essa si verifica quando un vetro di una finestra si rompe o per
cedimento o a causa di qualche pompiere che lavora da solo. Il flusso d’aria
punto punto può essere controllato chiudendo le porte delle stanze che si
passano dietro di se e lasciare mano mano che si avanza un unico corridoio
verso il fuoco ovviamente la porta dietro di voi deve essere accostata come
illustrato in precedenza e lasciata in questo modo. Se un vetro collassa nella
stanza chiusa non avrà nessun effetto sui flussi d’aria all’interno lasciando
l’ambiente imperturbato.
L’incendio è un processo DINAMICO e noi
dobbiamo essere altrettanto dinamici per giocare d’anticipo su cosa potrebbe accadere.
Nell’attaccare un incendio
di struttura con metodologie standard/routine offriremo le basi per il
disastro!
Addestratevi e divulgate le nuove tecniche ma non dimenticate quelle passate !
Vigile del fuoco Riccardo
Garofalo